3 gen 2013

RENATO RIDOLFI: CAMMINANDO PER MARRADI

Grazie al bel Blog della Biblioteca di Marradi, riscopriamo un passo dedicato ai marroni nel bel libro "Camminando per Marradi fra cento ricordi e mille nostalgie"- di Renato Ridolfi.



Parlando della sistemazione ottocentesca del centro paese, con la copertura del rio della Badia e la costruzione delle scuole in via Umberto I (ora via Castelnaudary) ci spiega che all'epoca v'erano due piani dedicati alle aule, mentre il piano terra era composta da un loggiato aperto, sotto cui si svolgevano diverse attività.

Scrive il Ridolfi.
-Il piano terreno era usato come mercato coperto dei marroni, per l’ammasso e la cernita degli stessi in un periodo che il “marron buono di Marradi” era fortemente richiesto nei mercati europei e transoceanici e richiamava in paese compratori-esportatori, specialmente veronesi, che acquistavano, tramite sensali del luogo e faccendieri, grosse partite di merce. 
Prima di essere imballato per la spedizione ferroviaria, il prodotto veniva scelto su lunghi tavoli.  Fatta la scelta, i marroni imballati venivano avviati con barrocci alla stazione ferroviaria. -