In occasione del XIV raduno degli ex-allievi dell'Istituto Tecnico Agrario Statale "G. SCARABELLI" di Imola, che si terrà il 9 e 10 aprile 2011 presso la sede in via Ascari 15, è stato organizzato il convegno di studi:
“Il castagno da frutto e da legna, l’importanza della
biodiversità e la salvaguardia paesaggistica, ai fini
economici” a cui interverrà anche il prof. Bellini del "Centro studio e documentazione sul castagno"
Programma
Sabato 9 Aprile 2011
- inaugurazione completamento arboreto didattico Pavari
- inaugurazione mostra: il castagno e la sua multifunzionalità
ore 10,00
salone del Convitto
Convegno di studi
“Il castagno da frutto e da legna, l’importanza della
biodiversità e la salvaguardia paesaggistica, ai fini
economici”
relatori
Prof. Elvio Bellini - Università di Firenze:
Il castagno e la sua multifunzionalità
Dr. Giorgio Maresi - Ist. S.Michele all’Adige:
La castanicoltura in Italia
Dr. Aldo Pollini - Entomologo:
Recenti aspetti entomologici del castagno
Prof. Roberto Rinaldi Ceroni - Ist. Agr. G. Scarabelli Imola:
L’importanza del castagno nella salvaguardia
paesaggistica
Intervento delle Organizzazioni Professionali di
Categoria
イタリア栗 , italian chestnuts , châtaignes et marrons italiens , castañas italianas , الايطالية الكستناء
29 mar 2011
26 mar 2011
SESTO MATILDICO: LE CASTAGNE NEL MEDIOEVO
La Grancontessa Matilde di Canossa è certamente una delle figure più importanti e interessanti del Medioevo italiano: vissuta in un periodo di continue battaglie, di intrighi e scomuniche, seppe dimostrare una forza straordinaria, sopportando anche grandi dolori e umiliazioni, mostrando un'innata attitudine al comando ma anche la capacità di suscitare il profondo amore di tutti i suoi sudditi.
Nel 1055 Matilde rimase, a nove anni, erede di un territorio che si estendeva dalla Toscana a Mantova.
Dopo anni trascorsi in Germania, presso la corte imperiale ed un matrimonio in Belgio, tornò in Italia e con la madre, si dedicò al governo del feudo nel momento in cui esplodeva il contrasto tra Papato e Impero.
Ne furono protagonisti il papa Gregorio VII, e il giovane imperatore Enrico IV.
Con la dieta di Worms, il Papa venne deposto e diffamato.
Immediatamente però i principi tedeschi, per ridimensionare il potere imperiale, mutarono poi il loro orientamento e al concilio di Tribur, l'imperatore, già scomunicato, fu duramente contestato.
Per un chiarimento definitivo papa Gregorio si mette in viaggio per la Germania ma l'arrivo dell'imperatore lo induce a rifugiarsi al castello di Canossa sotto la protezione della fidata Matilde. Qui, dopo un lungo negoziato, il 26 gennaio 1077, Enrico, in veste di pellegrino, ottiene il perdono del Papa sotto le mura del castello. Umiliazione patita per convenienza politica, come dimostra l'immediata ripresa della lotta.
Nel 1086 muore papa Gregorio.
Nel 1092 le truppe di Matilde mettono in fuga, nella battaglia di Bianello, presso Reggio, l'esercito imperiale venuto per lavare l'umiliazione del 1077.
Salvatasi dalla minaccia, Matilde si dedica a rafforzare e allargare il suo feudo.
E, fra le altre cose, partecipa in modo determinante alla fondazione dell'Università di Bologna.
Nel 1111 a Bianello incontra il nuovo imperatore, Enrico V, figlio del suo grande nemico, che la nomina vice regina d'Italia.
Muore a Bondeno di Roncore nel luglio 1115 e nel '600 verrà traslata a Roma, nella basilica di San Pietro, in un sarcofago monumentale realizzato dal Bernini.
Fu proprio "la magna comitissa" ha capire l'estrema importanza della coltivazione del castagno come base per la sopravvivenza alimentare delle popolazioni montane italiane.
Con questo fine quindi promulgò regolamenti che portarono ad un reale miglioramento della produttività dei castagneti così da fornire agli abitanti dei suoi domini di una fonte di sostentamento certa, quando ancora la patata non c’era.
Con l'ausilio della sapienza dei monaci vengono moltiplicate le piante e messe a dimora in aree vocate, nel rispetto di un criterio agronomico chi viene definito ancor oggi "sesto d’impianto matildico", dove le piante di castagno, allevate in forma libera, sono disposte ai vertici di triangoli sfalsati ad una distanza di circa 10 metri.
Con questo sistema si poteva anche sfruttare l’erba del sottobosco quale pascolo per le greggi e si raccoglievano agevolmente le foglie da utilizzare nella stalla quale alimento e giaciglio per gli animali.
Nel 1055 Matilde rimase, a nove anni, erede di un territorio che si estendeva dalla Toscana a Mantova.
Dopo anni trascorsi in Germania, presso la corte imperiale ed un matrimonio in Belgio, tornò in Italia e con la madre, si dedicò al governo del feudo nel momento in cui esplodeva il contrasto tra Papato e Impero.
Ne furono protagonisti il papa Gregorio VII, e il giovane imperatore Enrico IV.
Con la dieta di Worms, il Papa venne deposto e diffamato.
Immediatamente però i principi tedeschi, per ridimensionare il potere imperiale, mutarono poi il loro orientamento e al concilio di Tribur, l'imperatore, già scomunicato, fu duramente contestato.
Per un chiarimento definitivo papa Gregorio si mette in viaggio per la Germania ma l'arrivo dell'imperatore lo induce a rifugiarsi al castello di Canossa sotto la protezione della fidata Matilde. Qui, dopo un lungo negoziato, il 26 gennaio 1077, Enrico, in veste di pellegrino, ottiene il perdono del Papa sotto le mura del castello. Umiliazione patita per convenienza politica, come dimostra l'immediata ripresa della lotta.
Nel 1086 muore papa Gregorio.
Nel 1092 le truppe di Matilde mettono in fuga, nella battaglia di Bianello, presso Reggio, l'esercito imperiale venuto per lavare l'umiliazione del 1077.
Salvatasi dalla minaccia, Matilde si dedica a rafforzare e allargare il suo feudo.
E, fra le altre cose, partecipa in modo determinante alla fondazione dell'Università di Bologna.
Nel 1111 a Bianello incontra il nuovo imperatore, Enrico V, figlio del suo grande nemico, che la nomina vice regina d'Italia.
Muore a Bondeno di Roncore nel luglio 1115 e nel '600 verrà traslata a Roma, nella basilica di San Pietro, in un sarcofago monumentale realizzato dal Bernini.
Fu proprio "la magna comitissa" ha capire l'estrema importanza della coltivazione del castagno come base per la sopravvivenza alimentare delle popolazioni montane italiane.
Con questo fine quindi promulgò regolamenti che portarono ad un reale miglioramento della produttività dei castagneti così da fornire agli abitanti dei suoi domini di una fonte di sostentamento certa, quando ancora la patata non c’era.
Con l'ausilio della sapienza dei monaci vengono moltiplicate le piante e messe a dimora in aree vocate, nel rispetto di un criterio agronomico chi viene definito ancor oggi "sesto d’impianto matildico", dove le piante di castagno, allevate in forma libera, sono disposte ai vertici di triangoli sfalsati ad una distanza di circa 10 metri.
Con questo sistema si poteva anche sfruttare l’erba del sottobosco quale pascolo per le greggi e si raccoglievano agevolmente le foglie da utilizzare nella stalla quale alimento e giaciglio per gli animali.
24 mar 2011
Cinipide del Castagno, riunione in Regione Lazio
Il 4 MARZO 2011 l’Associazione Produttori Agricoli Laziali (AS.P.A.L.) ha partecipato in Regione Lazio ad un’audizione, insieme ai comuni interessati, all’Università della Ricerca ed all’Associazione Castanicoltori, indetta dal Presidente della Commissione Agricoltura della Regione Lazio On. Francesco Battistoni, sul problema del Cinipide del Castagno.
L’AS. P.A.L. ha fatto notare, a tutti i presenti, attraverso il suo Presidente Stefano Giammatteo, la necessità di avere una proroga per il lancio del tourimus sulle zone vincolate dai parchi che vanno rivisti con una nuova legge regionale con nuove perimetrazioni che tutelino le aziende silvoforestali ed agricole in generale.
Inoltre secondo l’AS.P.A.L. e tutti gli altri presenti, c'è la convinzione che questo piano del lancio del tourimus vada rivisto perché penalizza proprio quelle zone dove ci sono molte aziende boschive a scapito di altre dove la castanicoltura è meno diffusa.
La Commissione Agricoltura regionale ha preso l’impegno con tutti presenti di organizzare nuove audizioni come quella del 3 marzo, sulla base delle richieste fatte dai presenti.
L’AS. P.A.L. ha fatto notare, a tutti i presenti, attraverso il suo Presidente Stefano Giammatteo, la necessità di avere una proroga per il lancio del tourimus sulle zone vincolate dai parchi che vanno rivisti con una nuova legge regionale con nuove perimetrazioni che tutelino le aziende silvoforestali ed agricole in generale.
Inoltre secondo l’AS.P.A.L. e tutti gli altri presenti, c'è la convinzione che questo piano del lancio del tourimus vada rivisto perché penalizza proprio quelle zone dove ci sono molte aziende boschive a scapito di altre dove la castanicoltura è meno diffusa.
La Commissione Agricoltura regionale ha preso l’impegno con tutti presenti di organizzare nuove audizioni come quella del 3 marzo, sulla base delle richieste fatte dai presenti.
22 mar 2011
RISOTTO ALLE CASTAGNE
Un'altra buonissima ricetta sul blog di Ramona FARINA, LIEVITO & FANTASIA: si tratta di un risotto in cui vengono abbinate le castagne alla pancetta, realizzando così un perfetto connubio per preparare un risotto "con i fiocchi" !
Ingredienti:
200gr. Riso Carnaroli
100gr. di pancetta
300ml. di brodo vegetale
100gr. di castagne
Parmigiano grattugiato
Cipolla
Burro
Sale e pepe
prezzemolo
La ricetta la trovate QUI
Ingredienti:
200gr. Riso Carnaroli
100gr. di pancetta
300ml. di brodo vegetale
100gr. di castagne
Parmigiano grattugiato
Cipolla
Burro
Sale e pepe
prezzemolo
La ricetta la trovate QUI
18 mar 2011
CHESTNUTS MOUSSE
A delicious Chestnuts mousse.
INGREDIENTS
•125 g chestnut steamed in syrup
•2 eggs, divided
•½ cup marsala wine
•1 tablespoon blond cane sugar
•60 ml low fat milk
•200 ml whipped cream
•1 vanilla pod
•4 tablespoon syrup
•1 teaspoon powered gelatin or use two sheets of gelatin
cocoa powered for sprinkle
Bring 500ml water and 500g sugar to the boil in a pan.
Add chestnut, and vanilla pod leave to cook gently for two hours.
Leave chestnuts to cool in syrup
Make a pure with a food processor and add the 2 tablespoons of syrup. Mix well
Bring to boil de milk Mix egg yolks, sugar and Marsala . Pour the hot boiled milk over the mix and beat vigorously .Stay to cool and mix the gelatin and add to the chestnut pure
Beat the eggs white until form picks
Mix with the whipped and add carefully the beaten eggs white carefully
Pour in the fridge for several hours, Decorate with cocoa powered I also decorate it using isomalt’s figures
INGREDIENTS
•125 g chestnut steamed in syrup
•2 eggs, divided
•½ cup marsala wine
•1 tablespoon blond cane sugar
•60 ml low fat milk
•200 ml whipped cream
•1 vanilla pod
•4 tablespoon syrup
•1 teaspoon powered gelatin or use two sheets of gelatin
cocoa powered for sprinkle
Bring 500ml water and 500g sugar to the boil in a pan.
Add chestnut, and vanilla pod leave to cook gently for two hours.
Leave chestnuts to cool in syrup
Make a pure with a food processor and add the 2 tablespoons of syrup. Mix well
Bring to boil de milk Mix egg yolks, sugar and Marsala . Pour the hot boiled milk over the mix and beat vigorously .Stay to cool and mix the gelatin and add to the chestnut pure
Beat the eggs white until form picks
Mix with the whipped and add carefully the beaten eggs white carefully
Pour in the fridge for several hours, Decorate with cocoa powered I also decorate it using isomalt’s figures
15 mar 2011
CASTAGNE e VINO DI SICILIA: l'abbinamento eccellente
A Sant'Alfio (CT) il paese del castagno forse più antico d'Italia, il castagno dei "Cento Cavalli" si è tenuto il Concorso Gastronomico Nazionale: "CASTAGNE e VINO, L'abbinamento eccellente", organizzato dal comune di Sant’Alfio in partnership con l’associazione nazionale delle Città del Vino, l’Ais, la Strada del Vino dell’Etna.
Dallla bella manifestazione, in cui dovevano essere presentati esclusivamente vini prodotti nel territorio della Sicilia abbinati con una delle produzioni tipiche locali, la castagna, due prodotti importanti per la cucina e la tradizione siciliana, sono usciti vincitori:
l’Etna Rosso Doc Tifeo dell’azienda Gambino di Linguaglossa (Catania);
il Lumà Sirah Igt della Cantina Cellaro (Sambuca di Sicilia, Agrigento) ;
il Sorsi di Sole Zibibbo Igt di Giuseppe Arini, casa vinicola di Marsala (Trapani).
I tre vini hanno vinto la competizione sono stati posti in abbinamento con i seguenti piatti preparati da chef locali:
pappardelle di castagnaccio con crema di ricotta e funghi porcini (l’Etna Rosso);
arrosto di vitello glassato con castagne (il Lumà Sirah);
mousse di castagne (il vino da compagnia da Zibibbo).
La kermesse, spiega l’ente locale per bocca del sindaco Salvatore Russo e dell’assessore al Turismo, Giovanni Torrisi, ha inteso «valorizzare l’abbinamento tra una delle nostre produzioni tipiche, la castagna, e uno dei prodotti più importanti per la cucina e la tradizione siciliana, il vino».
I tre vini vincitori sono stati esposti in un apposito spazio del “Museo della Vite e del Vino” inaugurato per l’occasione dall’amministrazione comunale. Vi sono catalogati attrezzi e strumenti della produzione vitivinicola e della civiltà contadina raccolti a partire dai primi anni ’90.
Le informazioni sui vini che hanno primeggiato, le trovate clikkando:
TIFEO ETNA ROSSO
SYRAH LUMA' CELLARO
SORSI DI SOLE ZIBIBBO IGT
Questa la giuria del concorso: Umberto Ginestra, giornalista (presidente); Camillo Privitera, presidente AIS Sicilia; Roberta Bonsignore, sommelier e rappresentante Soat Acireale; Orazio Di Maria, sommelier e delegato AIS ionica-etnea; Tiziana Gandolfo, sommelier e degustatore ufficiale; Antonio Carreca, sommelier e direttore mensile Enonews e Fulvio Viesi, vicepresidente nazionale dell’associazione Città del Castagno e assessore del comune di Castione.
Castagno dei Cento Cavalli
Dallla bella manifestazione, in cui dovevano essere presentati esclusivamente vini prodotti nel territorio della Sicilia abbinati con una delle produzioni tipiche locali, la castagna, due prodotti importanti per la cucina e la tradizione siciliana, sono usciti vincitori:
l’Etna Rosso Doc Tifeo dell’azienda Gambino di Linguaglossa (Catania);
il Lumà Sirah Igt della Cantina Cellaro (Sambuca di Sicilia, Agrigento) ;
il Sorsi di Sole Zibibbo Igt di Giuseppe Arini, casa vinicola di Marsala (Trapani).
I tre vini hanno vinto la competizione sono stati posti in abbinamento con i seguenti piatti preparati da chef locali:
pappardelle di castagnaccio con crema di ricotta e funghi porcini (l’Etna Rosso);
arrosto di vitello glassato con castagne (il Lumà Sirah);
mousse di castagne (il vino da compagnia da Zibibbo).
La kermesse, spiega l’ente locale per bocca del sindaco Salvatore Russo e dell’assessore al Turismo, Giovanni Torrisi, ha inteso «valorizzare l’abbinamento tra una delle nostre produzioni tipiche, la castagna, e uno dei prodotti più importanti per la cucina e la tradizione siciliana, il vino».
I tre vini vincitori sono stati esposti in un apposito spazio del “Museo della Vite e del Vino” inaugurato per l’occasione dall’amministrazione comunale. Vi sono catalogati attrezzi e strumenti della produzione vitivinicola e della civiltà contadina raccolti a partire dai primi anni ’90.
Le informazioni sui vini che hanno primeggiato, le trovate clikkando:
TIFEO ETNA ROSSO
SYRAH LUMA' CELLARO
SORSI DI SOLE ZIBIBBO IGT
Questa la giuria del concorso: Umberto Ginestra, giornalista (presidente); Camillo Privitera, presidente AIS Sicilia; Roberta Bonsignore, sommelier e rappresentante Soat Acireale; Orazio Di Maria, sommelier e delegato AIS ionica-etnea; Tiziana Gandolfo, sommelier e degustatore ufficiale; Antonio Carreca, sommelier e direttore mensile Enonews e Fulvio Viesi, vicepresidente nazionale dell’associazione Città del Castagno e assessore del comune di Castione.
Castagno dei Cento Cavalli
12 mar 2011
PARACELSO E LE CASTAGNE MEDICINALI
Philippus Aurelius Teophrastus Bombastus von Hoenheim nacque in Svizzera nel 1493, personaggio del Rinascimento dotato di una forte personalità e di un'altrettanto forte arroganza. Era talemente pieno di sé che gli inglesi inventarono il termine "Bombastic" per definire le persone arroganti: non per nulla si autodefinì Paracelso, ovvero più grande di Celso, la massima autorità medica nel 1° secolo dC.
Tuttavia fu il medico che, dando molta importanza ad un'attenta osservazione dei disturbi del paziente quali segno di riconoscimento della causa della malattia, pose le basi della semiotica.
Di certo fu un personaggio singolare: alchimista, astrologo, medico vagabondi ed ubriacone, scrisse in vita solo quattro libri; fu il suo servo Oporinus che alla morte di Paracelso ebbe la sorpresa di trovare numerosi manoscritti, poichè non lo aveva mai visto scrivere una parola. E la sorpresa fu ancora maggiore quando si rese conto che tali scritti avevano un'eleganza ed una forma di linguaggio che non sembrava possibile fossero stati scritti da un ubriacone.
Secondo Paracelso le foglie e la corteccia si raccolgono in primavera inoltrata, si essiccano all’ombra e si conservano in sacchetti puliti.
La corteccia (fortemente tannica) può esser usata come astringente nelle dissenterie.
Anche le foglie hanno notevoli proprietà' astringenti e, in alcuni casi, batteriostatiche.
Le foglie venivano usate contro la tosse convulsiva e in quelle da malattie da raffreddamento, così come il decotto di castagne secche serviva da espettorante in caso di tossi o bronchiti.
Gli infusi di infiorescenze maschili ed il passato di castagne era utilizzato per arrestare le diarree infantili.
L’acqua di cottura delle castagne era impiegata per rammollire i geloni.
Wiki
Tuttavia fu il medico che, dando molta importanza ad un'attenta osservazione dei disturbi del paziente quali segno di riconoscimento della causa della malattia, pose le basi della semiotica.
Di certo fu un personaggio singolare: alchimista, astrologo, medico vagabondi ed ubriacone, scrisse in vita solo quattro libri; fu il suo servo Oporinus che alla morte di Paracelso ebbe la sorpresa di trovare numerosi manoscritti, poichè non lo aveva mai visto scrivere una parola. E la sorpresa fu ancora maggiore quando si rese conto che tali scritti avevano un'eleganza ed una forma di linguaggio che non sembrava possibile fossero stati scritti da un ubriacone.
Secondo Paracelso le foglie e la corteccia si raccolgono in primavera inoltrata, si essiccano all’ombra e si conservano in sacchetti puliti.
La corteccia (fortemente tannica) può esser usata come astringente nelle dissenterie.
Anche le foglie hanno notevoli proprietà' astringenti e, in alcuni casi, batteriostatiche.
Le foglie venivano usate contro la tosse convulsiva e in quelle da malattie da raffreddamento, così come il decotto di castagne secche serviva da espettorante in caso di tossi o bronchiti.
Gli infusi di infiorescenze maschili ed il passato di castagne era utilizzato per arrestare le diarree infantili.
L’acqua di cottura delle castagne era impiegata per rammollire i geloni.
Wiki
8 mar 2011
TRENTO: PRATICHE DI INNESTO E GESTIONE DEI CASTAGNETI
Le Acli Terra organizzano a trento nel periodo marzo – aprile 2011 il corso:
“Pratiche di innesto e gestione dei castagneti valorizzazione e presidio del territorio”.
LEZIONI TEORICHE : TRENTO - SALA ACLI - VIA ROMA 57
Lunedì 21 e giovedì 24 marzo 2011
ore 20-23
USCITE IN CAMPO (varie sedi)
Sabato 2-9-16-23 aprile 2011
ore 14-18
Per ulteriori informazioni ed iscrizioni:
Ufficio ACLI TERRA di Trento, via Roma 57
Fausto Gardumi - Tel: 0461-277290
E-mail fausto.gardumi@aclitrentine.it
clikka qui per la LOCANDINA
2 mar 2011
FARINA LIEVITO e FANTASIA: CLUB SANDWICH CON LE CASTAGNE
Il Club Sandwich (o Club-House Sandwich) è uno dei panini più famosi ed internazionali del mondo anglosassone. E' generalmente composto di più strati di verdure e carni.
Però, per partecipare al contest "Frutta in pentola" di Farina Lievito e Fantasia ho voluto inventarne una versione "marronara" completamente vegetariana.
Ingredienti per 4 sandwiches
7/8 castagne pelate
5 uova sode, sbucciate e tagliate a cubetti
mezzo sedano, non grosso, tagliato corto
mezza tazza di maionese casalinga
mezza cipolla bianca
1 cucchiaino di succo di limone
sale
pepe bianco
pane a cassetta integrale
Ricetta
Ho ho provato a cuocere le uova nell'alcool, secondo i dettami della cucina molecolare: il risultato non è male, dopo averle lavate sanno più...di uovo; ovviamente si possono cuocere anche in maniera tradizionale.
Fate bollire le castagne 10 min. in acqua e scolatele.
Aggiungete in una terrina 3/4 castagne, le uova, il sedano, la mezza cipolla ed il succo di limone, sale e pepe bianco: passate il tutto con un mixer, fino ad ottenere un composto fine.
Mettete nella terrina le restanti castagne e date ancora una breve mixerata, lasciandole però in pezzetti piccoli.
Aggiungete la mayonese mescolando a mano.
Con una spatola, ponete il composto sulle fette di pane a cui avrete asportato i bordi "duri", pareggiando attentamente ai lati il composto, per un migliore effetto visivo e per evitare di sporcarsi.
Usando un coltello affilato tagliate i panini a metà e lasciateli un paio di minuti su una piastra, oppure sul ripiano di forno aperto con una temperatura bassa, per non far sudare la mayonese.
Uno stecco per tenere chiuso il sandwich, a cui potete aggiungere una decorazione.
Se volete saperne di più su questo contest, clikkate QUI
Però, per partecipare al contest "Frutta in pentola" di Farina Lievito e Fantasia ho voluto inventarne una versione "marronara" completamente vegetariana.
Ingredienti per 4 sandwiches
7/8 castagne pelate
5 uova sode, sbucciate e tagliate a cubetti
mezzo sedano, non grosso, tagliato corto
mezza tazza di maionese casalinga
mezza cipolla bianca
1 cucchiaino di succo di limone
sale
pepe bianco
pane a cassetta integrale
Ricetta
Ho ho provato a cuocere le uova nell'alcool, secondo i dettami della cucina molecolare: il risultato non è male, dopo averle lavate sanno più...di uovo; ovviamente si possono cuocere anche in maniera tradizionale.
Fate bollire le castagne 10 min. in acqua e scolatele.
Aggiungete in una terrina 3/4 castagne, le uova, il sedano, la mezza cipolla ed il succo di limone, sale e pepe bianco: passate il tutto con un mixer, fino ad ottenere un composto fine.
Mettete nella terrina le restanti castagne e date ancora una breve mixerata, lasciandole però in pezzetti piccoli.
Aggiungete la mayonese mescolando a mano.
Con una spatola, ponete il composto sulle fette di pane a cui avrete asportato i bordi "duri", pareggiando attentamente ai lati il composto, per un migliore effetto visivo e per evitare di sporcarsi.
Usando un coltello affilato tagliate i panini a metà e lasciateli un paio di minuti su una piastra, oppure sul ripiano di forno aperto con una temperatura bassa, per non far sudare la mayonese.
Uno stecco per tenere chiuso il sandwich, a cui potete aggiungere una decorazione.
Se volete saperne di più su questo contest, clikkate QUI
1 mar 2011
WASHINGTON POST: BRING BACK AMERICAN CHESTNUTS TREES
Nello stato di Washington alcune migliaia di volontari stanno cercando di riportare in vita gli antichi castagneti americani, quasi completamente cancellati nel secolo scorso dal cancro.
Video by Washingtonpost.com
In the Washington area and along the Appalachian trail, a few thousand volunteers are on an improbable quest: to bring back the American chestnut tree, which was wiped out more than a half-century ago. (Dylan Klempner)
Video by Washingtonpost.com
In the Washington area and along the Appalachian trail, a few thousand volunteers are on an improbable quest: to bring back the American chestnut tree, which was wiped out more than a half-century ago. (Dylan Klempner)
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