イタリア栗 , italian chestnuts , châtaignes et marrons italiens , castañas italianas , الايطالية الكستناء
21 dic 2016
15 dic 2016
MARRADI: CITTADINANZA ONORARIA AL PROF. ALBERTO ALMA
Marradi: Castagno, cittadinanza onoraria al prof. Alberto Alma, padre della lotta biologica al cinipide .
“Per aver contribuito alla salvaguardia del Castagno, risorsa primaria del territorio marradese”.
Con questa motivazione è stata conferita la cittadinanza onoraria di Marradi al professor Alberto Alma, entomologo, direttore del Dipartimento di Scienze Agrarie Forestali e Alimentari dell’Università di Torino e tra i più accreditati studiosi a livello internazionale sulla lotta al cinipide galligeno (il cosiddetto killer del castagno).
Il riconoscimento è stato deliberato pochi mesi fa dal Consiglio comunale, dopo condivisione con il Centro di Studio e Documentazione sul Castagno, del quale il prof. Alma è membro del Consiglio Scientifico fin dalla sua costituzione nel 2009. Sabato 24 settembre si è svolta la cerimonia. “Un riconoscimento dovuto ad una persona che ha aiutato i nostri territori, i nostri castanicoltori e la nostra comunità - sottolinea il sindaco Tommaso Triberti -.
Un riconoscimento simbolico alla ricerca - aggiunge -, tutela indispensabile per i territori, specialmente quelli più distanti. Il marrone per Marradi è una risorsa primaria e abbiamo il dovere di tutelarlo e valorizzarlo”.
Intanto, Marradi continua ancora a richiamare attenzione su di sé.
E sul marrone.
Dopo la recente visita delle delegazioni tunisina e marocchina con l’Agenzia delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale (Unido) nell’ambito del progetto "PAMPAT", stavolta ad arrivare nel paese del “Marron Buono” è stato un gruppo di giornalisti della stampa specializzata italiana nei settori dell’Agroalimentare, Ambiente, Energie e Territorio.
L’iniziativa è stata organizzata dal presidente del Centro di Studio e Documentazione sul Castagno Elvio Bellini ed ha coinvolto una serie di attività agricole e produttive, associazioni e realtà culturali e di promozione del territorio, tra cui, La Strada del Marrone del Mugello di Marradi, AgriComes, Ascom, il Consorzio Marrone del Mugello Igp e il Gal Start, l’Ortofrutticola Mugello, il Centro studi campaniani e Palazzo Torriani, l’azienda agricola Casetta, la Consulta delle associazioni.
Dopo l’incontro nella sala consiliare con il sindaco Tommaso Triberti, i giornalisti, una ventina, hanno visitato Palazzo Torriani e il Palazzo della Cultura, poi il Centro studi sul Castagno, il “Sentiero nel Castagneto” e l’azienda agricola Sulpiano, ed infine l’Ortofrutticola del Mugello.
“Abbiamo fatto conoscere l’intera filiera del marrone - spiega il presidente del Centro di Studio e Documentazione sul Castagno Elvio Bellini -, dai castagni alla raccolta, alla lavorazione visitando alcuni produttori locali ma anche diverse realtà che promuovono questo nostro pregiato prodotto e il territorio con le sue peculiarità.
E ho notato che è stata un’iniziativa molto apprezzata ed il gruppo di giornalisti è rimasto soddisfatto”. “Siamo un paese intero che si vuole raccontare e far conoscere - osserva il sindaco Tommaso Triberti -.
Un lavoro collegiale tra Amministrazione comunale, associazioni, castanicoltori e attività agricole e produttive, realtà culturali e di promozione del territorio, oltre all’Unione dei Comuni con l’attività dell'ufficio turismo.
Il nostro marrone, ‘Marron Buono’, è un’eccellenza che va preservata, tutelata, valorizzata e - continua - promossa insieme al territorio che la custodisce e produce. Un’iniziativa in questo senso è stato il disciplinare di filiera cortissima, Km 0, che abbiamo adottato nella recente Sagra, una delle più rinomate e longeve con 53 edizioni, che ha fatto registrare quest’anno numeri record di visitatori.
Il castagno - conclude - identifica la montagna e la nostra comunità, non solo dal punto di vista economico ma anche culturale”.
“Per aver contribuito alla salvaguardia del Castagno, risorsa primaria del territorio marradese”.
Con questa motivazione è stata conferita la cittadinanza onoraria di Marradi al professor Alberto Alma, entomologo, direttore del Dipartimento di Scienze Agrarie Forestali e Alimentari dell’Università di Torino e tra i più accreditati studiosi a livello internazionale sulla lotta al cinipide galligeno (il cosiddetto killer del castagno).
Il riconoscimento è stato deliberato pochi mesi fa dal Consiglio comunale, dopo condivisione con il Centro di Studio e Documentazione sul Castagno, del quale il prof. Alma è membro del Consiglio Scientifico fin dalla sua costituzione nel 2009. Sabato 24 settembre si è svolta la cerimonia. “Un riconoscimento dovuto ad una persona che ha aiutato i nostri territori, i nostri castanicoltori e la nostra comunità - sottolinea il sindaco Tommaso Triberti -.
Un riconoscimento simbolico alla ricerca - aggiunge -, tutela indispensabile per i territori, specialmente quelli più distanti. Il marrone per Marradi è una risorsa primaria e abbiamo il dovere di tutelarlo e valorizzarlo”.
Intanto, Marradi continua ancora a richiamare attenzione su di sé.
E sul marrone.
Dopo la recente visita delle delegazioni tunisina e marocchina con l’Agenzia delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale (Unido) nell’ambito del progetto "PAMPAT", stavolta ad arrivare nel paese del “Marron Buono” è stato un gruppo di giornalisti della stampa specializzata italiana nei settori dell’Agroalimentare, Ambiente, Energie e Territorio.
L’iniziativa è stata organizzata dal presidente del Centro di Studio e Documentazione sul Castagno Elvio Bellini ed ha coinvolto una serie di attività agricole e produttive, associazioni e realtà culturali e di promozione del territorio, tra cui, La Strada del Marrone del Mugello di Marradi, AgriComes, Ascom, il Consorzio Marrone del Mugello Igp e il Gal Start, l’Ortofrutticola Mugello, il Centro studi campaniani e Palazzo Torriani, l’azienda agricola Casetta, la Consulta delle associazioni.
Dopo l’incontro nella sala consiliare con il sindaco Tommaso Triberti, i giornalisti, una ventina, hanno visitato Palazzo Torriani e il Palazzo della Cultura, poi il Centro studi sul Castagno, il “Sentiero nel Castagneto” e l’azienda agricola Sulpiano, ed infine l’Ortofrutticola del Mugello.
“Abbiamo fatto conoscere l’intera filiera del marrone - spiega il presidente del Centro di Studio e Documentazione sul Castagno Elvio Bellini -, dai castagni alla raccolta, alla lavorazione visitando alcuni produttori locali ma anche diverse realtà che promuovono questo nostro pregiato prodotto e il territorio con le sue peculiarità.
E ho notato che è stata un’iniziativa molto apprezzata ed il gruppo di giornalisti è rimasto soddisfatto”. “Siamo un paese intero che si vuole raccontare e far conoscere - osserva il sindaco Tommaso Triberti -.
Un lavoro collegiale tra Amministrazione comunale, associazioni, castanicoltori e attività agricole e produttive, realtà culturali e di promozione del territorio, oltre all’Unione dei Comuni con l’attività dell'ufficio turismo.
Il nostro marrone, ‘Marron Buono’, è un’eccellenza che va preservata, tutelata, valorizzata e - continua - promossa insieme al territorio che la custodisce e produce. Un’iniziativa in questo senso è stato il disciplinare di filiera cortissima, Km 0, che abbiamo adottato nella recente Sagra, una delle più rinomate e longeve con 53 edizioni, che ha fatto registrare quest’anno numeri record di visitatori.
Il castagno - conclude - identifica la montagna e la nostra comunità, non solo dal punto di vista economico ma anche culturale”.
13 dic 2016
PRIMA DELLA SCALA 2016, MENU TOSCANO CON I MARRONI DI MARRADI
Per la Prima della Scala del 7 dicembre, Sant’Ambrogio, è stata messa in scena l'Opera "Madama Butterfly" nella versione originale del 1904, che Puccini scrisse proprio per il teatro milanese.
Nel dopo teatro, come da tradizione, si è celebrata la cena di gala per 150 ospiti, curata dallo chef del Caffè Scala, Maurizio Riva e da Caffè Scala Banqueting, coordinato e diretto da Salvatore Quartulli con Annalisa Pissi e Patrizia Cappelletti.
Il menù è stato creato ispirandosi al grande compositore toscano ed al suo amore per la campagna: ecco quindi gusti decisi in un trionfo di semplicità, che ha messo ulteriormente alla prova le capacità dello Executive Chef Riva .
E, ovviamente, non potevano mancare i Marroni di Marradi
Ecco quindi il menù
______________________________________________________________________
“Preludio Sinfonico”
– Crostini di polenta e cacciagione,
– Neccetti di farina di castagne con guanciale affumicato
– Tartellette vegetariane ai profumi toscani
– Crema di fagioli con olio leccino
– Pappa al pomodoro
“Atto Primo”
– Risotto con Riso Gallo Gran Riserva (un riso Carnaroli maturato per un anno) lucioperca, cavolo nero, mirtilli
“Atto Secondo”
– Medaglioni di faraona ripieni con tartufo nero di Norcia, marroni di Marradi, funghi di Migliarino e purea di zucca.
“Finale”
– Sformatino di panettone con gelatina al mandarino su lago di cioccolato e crema al mascarpone con ali di violetta croccante e petali di crisantemo.
Spumante Bellavista
Caffè Kimbo
25 nov 2016
COLDIRETTI: RACCOLTO CASTAGNE 2016
COMUNICATO DELLA COLDIRETTI
TAGLI DEL RACCOLTO FINO AL 90% PER CLIMA E PARASSITA CINESE
Crolla il raccolto di castagne nel 2016 per la strage che si è verificata in Campania, la prima regione produttrice, dove si prevede un taglio fino al 90% ma cali sono segnalati in tutto il meridione mentre una leggera ripresa dei raccolti si stima al nord, pero' con alcune zone critiche a causa della siccità.
E’ quanto da una indagine della Coldiretti in occasione dell’avvio della raccolta, con una situazione disomogenea che fotografa una preoccupante inversione di tendenza. Il crollo si verifica in fatto - sottolinea la Coldiretti - dopo la leggera ripresa dello scorso anno rispetto al 2014 che aveva fatto segnare il minimo storico dall’Unità di Italia, per effetto degli attacchi del cinipide, il parassita cinese che fa seccare gli alberi ed ha provocato nei boschi italiani una vera strage. Mentre al nord la lotta al cinipide sta producendo risultati soddisfacenti al centro-sud all’andamento climatico non ottimale si è aggiunta la recrudescenza dei danni del cinipide, arrivato in queste aree più recentemente e non ancora debellato.
L’attività di lotta al cinipide attraverso i lanci del suo nemico naturale, il parassitoide Torymus sinensis, ha dato risultati positivi nei castagneti delle regioni del nord, dove il cinipide è presente da anni e più precocemente è partita la lotta, mentre al centro ed al sud il cinipide è comparso successivamente e l’azione di contrasto al parassita è ancora in pieno svolgimento. Rimane pertanto ancora difficile la situazione di quello - ricorda la Coldiretti - che Giovanni Pascoli chiamava "l'italico albero del pane", simbolo dell’autunno nei libri scolastici di molteplici generazioni di giovani scolari. Il raccolto di castagne Made in Italy, con una qualità comunque ottima, rimarrà quest’anno - stima la Coldiretti – inferiore ai 20 milioni di chili dello scorso anno, ben al di sotto delle medie storiche. Basti dire che nel 1911 la produzione di castagne ammontava a 829 milioni di chili, ma ancora dieci anni fa era il triplo rispetto a quella attuale.
Il castagno – rileva Coldiretti - riveste peraltro un ruolo importante in molte aree collinari e montane del nostro Paese, non solo per la produzione di frutti e legno, ma anche per il presidio del territorio e per la salvaguardia dell’assetto ambientale e idrogeologico. La bellezza dei boschi, con castagni spesso centenari – aggiunge Coldiretti -, rende fruibili tali luoghi anche per scopi turistici e di svago con l’habitat che risulta fondamentale per la selvaggina, per la produzione del caratteristico miele e per la raccolta dei funghi e dei piccoli frutti. Anche per questo restano molto popolari le feste e le sagre dedicate a castagne e marroni in tutta la penisola. Con la frenata della produzione nel centro-sud, resta il rischio - continua la Coldiretti - di trovarsi nel piatto, senza saperlo, castagne straniere provenienti soprattutto dalla Spagna, dal Portogallo, dall’ Albania. Nel corso del 2015, nonostante la parziale ripresa della produzione nazionale, l’Italia ha importato oltre 32 milioni di chilogrammi di castagne (ne importavamo 6 milioni di chilogrammi nel 2010), spesso spacciate per italiane, con forti ripercussioni sui prezzi corrisposti ai produttori.
Da qui la richiesta di Coldiretti di assicurare più controlli sull’origine delle castagne messe in vendita in Italia per evitare che diventino tutte, incredibilmente, tricolori.
Non sono noti invece i dati relativi alle importazioni di farina di castagne, perché non esiste un codice doganale specifico, ma solo un codice relativo alla farina ottenuta da frutti di diverse tipologie. Serve pertanto l’introduzione di un codice doganale specifico per la farina di castagne, in modo da poterne monitorare i flussi e l’obbligo di etichettatura di origine per i derivati a base di castagne.
Un modo per tutelare l’alta qualità della produzione made in Italy che - precisa la Coldiretti – conta ben quindici prodotti a denominazione di origine legati al castagno che hanno ottenuto il riconoscimento europeo. Cinque - precisa la Coldiretti - si trovano in Toscana e sono il Marrone del Mugello Igp, il Marrone di Caprese Michelangelo Dop, la Castagna del Monte Amiata Igp, la Farina di Neccio della Garfagnana DOP e la Farina di Castagne della Lunigiana DOP mentre in Campania è riconosciuta la Castagna di Montella Igp e il Marrone di Roccadaspide Igp, in Emilia Romagna il Marrone di Castel del Rio Igp, in Veneto il Marrone di San Zeno Dop e i Marroni del Monfenera Igp, ed i Marroni di Combai Igp, in Piemonte la Castagna Cuneo Igp e il Marrone della Valle di Susa Igp, e nel Lazio la Castagna di Vallerano DOP. A questi si aggiungono due mieli di castagno: il Miele della Lunigiana DOP della Toscana e il Miele delle Dolomiti Bellunesi DOP del Veneto.
Se non si vuole comunque correre il rischio di acquistare spesso a caro prezzo caldarroste straniere in vendita nel centro delle città, la Coldiretti invita i consumatori a prestare attenzione alla qualità e suggerisce di ricorrere a un più genuino fai da te casalingo per garantirsi un prodotto fresco, sicuro e a costi accessibili. Meglio allora frequentare i mercati degli agricoltori di Campagna Amica o le sagre in programma in questi giorni in tutta Italia dove è possibile fare buoni acquisti di alta qualità oppure rivolgersi alle imprese agricole e riscoprire il gusto di partecipare nei boschi alla raccolta delle castagne.
Le castagne, delle quali si conoscono oltre cento varietà, sono rimaste nelle tradizioni alimentari autunnali degli italiani da consumare - conclude la Coldiretti - in diversi modi: arrosto (dopo averle incise sul lato bombato metterle in una padella di ferro con il fondo forato e cuocerle o sul fuoco vivo o in forno per circa 30 minuti, dopo la cottura si consiglia di avvolgerle in un canovaccio umido); lesse (dopo averle lavate accuratamente, cuocerle in abbondante acqua salata per circa 40 minuti); cotte in latte e zucchero; usate per particolari ripieni, nella preparazione di primi piatti o elaborati secondi a base di carne.
CATEGORIA: coldiretti; castagne
TAGLI DEL RACCOLTO FINO AL 90% PER CLIMA E PARASSITA CINESE
Crolla il raccolto di castagne nel 2016 per la strage che si è verificata in Campania, la prima regione produttrice, dove si prevede un taglio fino al 90% ma cali sono segnalati in tutto il meridione mentre una leggera ripresa dei raccolti si stima al nord, pero' con alcune zone critiche a causa della siccità.
E’ quanto da una indagine della Coldiretti in occasione dell’avvio della raccolta, con una situazione disomogenea che fotografa una preoccupante inversione di tendenza. Il crollo si verifica in fatto - sottolinea la Coldiretti - dopo la leggera ripresa dello scorso anno rispetto al 2014 che aveva fatto segnare il minimo storico dall’Unità di Italia, per effetto degli attacchi del cinipide, il parassita cinese che fa seccare gli alberi ed ha provocato nei boschi italiani una vera strage. Mentre al nord la lotta al cinipide sta producendo risultati soddisfacenti al centro-sud all’andamento climatico non ottimale si è aggiunta la recrudescenza dei danni del cinipide, arrivato in queste aree più recentemente e non ancora debellato.
L’attività di lotta al cinipide attraverso i lanci del suo nemico naturale, il parassitoide Torymus sinensis, ha dato risultati positivi nei castagneti delle regioni del nord, dove il cinipide è presente da anni e più precocemente è partita la lotta, mentre al centro ed al sud il cinipide è comparso successivamente e l’azione di contrasto al parassita è ancora in pieno svolgimento. Rimane pertanto ancora difficile la situazione di quello - ricorda la Coldiretti - che Giovanni Pascoli chiamava "l'italico albero del pane", simbolo dell’autunno nei libri scolastici di molteplici generazioni di giovani scolari. Il raccolto di castagne Made in Italy, con una qualità comunque ottima, rimarrà quest’anno - stima la Coldiretti – inferiore ai 20 milioni di chili dello scorso anno, ben al di sotto delle medie storiche. Basti dire che nel 1911 la produzione di castagne ammontava a 829 milioni di chili, ma ancora dieci anni fa era il triplo rispetto a quella attuale.
Il castagno – rileva Coldiretti - riveste peraltro un ruolo importante in molte aree collinari e montane del nostro Paese, non solo per la produzione di frutti e legno, ma anche per il presidio del territorio e per la salvaguardia dell’assetto ambientale e idrogeologico. La bellezza dei boschi, con castagni spesso centenari – aggiunge Coldiretti -, rende fruibili tali luoghi anche per scopi turistici e di svago con l’habitat che risulta fondamentale per la selvaggina, per la produzione del caratteristico miele e per la raccolta dei funghi e dei piccoli frutti. Anche per questo restano molto popolari le feste e le sagre dedicate a castagne e marroni in tutta la penisola. Con la frenata della produzione nel centro-sud, resta il rischio - continua la Coldiretti - di trovarsi nel piatto, senza saperlo, castagne straniere provenienti soprattutto dalla Spagna, dal Portogallo, dall’ Albania. Nel corso del 2015, nonostante la parziale ripresa della produzione nazionale, l’Italia ha importato oltre 32 milioni di chilogrammi di castagne (ne importavamo 6 milioni di chilogrammi nel 2010), spesso spacciate per italiane, con forti ripercussioni sui prezzi corrisposti ai produttori.
Da qui la richiesta di Coldiretti di assicurare più controlli sull’origine delle castagne messe in vendita in Italia per evitare che diventino tutte, incredibilmente, tricolori.
Non sono noti invece i dati relativi alle importazioni di farina di castagne, perché non esiste un codice doganale specifico, ma solo un codice relativo alla farina ottenuta da frutti di diverse tipologie. Serve pertanto l’introduzione di un codice doganale specifico per la farina di castagne, in modo da poterne monitorare i flussi e l’obbligo di etichettatura di origine per i derivati a base di castagne.
Un modo per tutelare l’alta qualità della produzione made in Italy che - precisa la Coldiretti – conta ben quindici prodotti a denominazione di origine legati al castagno che hanno ottenuto il riconoscimento europeo. Cinque - precisa la Coldiretti - si trovano in Toscana e sono il Marrone del Mugello Igp, il Marrone di Caprese Michelangelo Dop, la Castagna del Monte Amiata Igp, la Farina di Neccio della Garfagnana DOP e la Farina di Castagne della Lunigiana DOP mentre in Campania è riconosciuta la Castagna di Montella Igp e il Marrone di Roccadaspide Igp, in Emilia Romagna il Marrone di Castel del Rio Igp, in Veneto il Marrone di San Zeno Dop e i Marroni del Monfenera Igp, ed i Marroni di Combai Igp, in Piemonte la Castagna Cuneo Igp e il Marrone della Valle di Susa Igp, e nel Lazio la Castagna di Vallerano DOP. A questi si aggiungono due mieli di castagno: il Miele della Lunigiana DOP della Toscana e il Miele delle Dolomiti Bellunesi DOP del Veneto.
Se non si vuole comunque correre il rischio di acquistare spesso a caro prezzo caldarroste straniere in vendita nel centro delle città, la Coldiretti invita i consumatori a prestare attenzione alla qualità e suggerisce di ricorrere a un più genuino fai da te casalingo per garantirsi un prodotto fresco, sicuro e a costi accessibili. Meglio allora frequentare i mercati degli agricoltori di Campagna Amica o le sagre in programma in questi giorni in tutta Italia dove è possibile fare buoni acquisti di alta qualità oppure rivolgersi alle imprese agricole e riscoprire il gusto di partecipare nei boschi alla raccolta delle castagne.
Le castagne, delle quali si conoscono oltre cento varietà, sono rimaste nelle tradizioni alimentari autunnali degli italiani da consumare - conclude la Coldiretti - in diversi modi: arrosto (dopo averle incise sul lato bombato metterle in una padella di ferro con il fondo forato e cuocerle o sul fuoco vivo o in forno per circa 30 minuti, dopo la cottura si consiglia di avvolgerle in un canovaccio umido); lesse (dopo averle lavate accuratamente, cuocerle in abbondante acqua salata per circa 40 minuti); cotte in latte e zucchero; usate per particolari ripieni, nella preparazione di primi piatti o elaborati secondi a base di carne.
CATEGORIA: coldiretti; castagne
24 nov 2016
VIDEO: MUGELLO, VALLE INCANTATA
Un video su una delle più belle zone della Toscana; forse la più selvaggia e meno frequentata dai turisti e dagli stessi toscani.
Video di Unione Montana Mugello / Mugello Toscana
21 nov 2016
17 nov 2016
VIDEO: IL CASTAGNO PER I BIMBI GIAPPONESI
Un video per i bambini giapponesi: "Sotto le fronde del castagno", molto carino.
Un modo per aumentare le consapevolezze dell'importanza delle produzioni agricole già dall'infanzia e per suscitare amore verso questi alberi antichi.
26 ott 2016
DI CASTAGNE E DI MARRONS GLACES
C’è un paese nell’Appennino Toscano in cui il tempo sembra
essersi fermato: allungato sul
fondo di una vallata circondata da monti ricoperti di
castagneti, si anima durante il mese d’Ottobre con la raccolta dei marroni. E
qui è sorta l’Ortofrutticola del Mugello, la “Fabbrica dei marroni” come è
stata subito battezzata dagli abitanti, che produce golosi marrons glacés. Ad
Ottobre i ricci si aprono e lasciano cadere un vero tesoro. La raccolta deve
essere fatta a mano: si comincia il mattino presto, ci si inerpica per gli
scoscesi castagneti con il “paniere” che verrà riempito e svuotato varie volte
prima di sera. La sera ci si ritrova attorno ad un tavolaccio per fare la
scelta dei frutti, mangiando “ballotte” (castagne bollite) e bevendo vin
novello. Tutto come è tradizione da secoli. Noi continuiamo a comprare solo
castagne di certe vallate degli Appennini, le sbucciamo e le rifiniamo
delicatamente a mano: continuiamo a candirle in 8 giorni, continuiamo ad usare
solo le materie prime selezionate dalla nostra lunga esperienza.
And here the Ortofrutticola of the Mugello co. is risen, the " Factory of chestnuts" like has been endured christened from the inhabitants, that it produces greedyst marrons glaces of the world. To October the curly are opened and left to fall what for the local economy it is a true treasure: it could be called " brown gold". The collection must by hand be made: it begins early in the morning, people climb for the steep chestnuts orchards with the "paniere"(basket) that will come filled up and emptied several times before evening. At evening all the family is found around to a table in order to make the choice of the fruits, eating "ballotte " (roast chestnuts) and drinking wine. The day after the result of much hard work it comes delivered to the factory and immediately dripped in a water bath. Here it will remain for some days, then dried by air to have it ready to be processed to obtain candied marrons.
24 ott 2016
TORTA D'AUTUNNO AI MARRONI DEL RISTORANTE ALFIERI a BRA (CN)
Ecco la nuova torta creata, per il menù d'autunno del Ristorante L'Alfieri di Bra (CN), dalla Chef Annina Bellotti.
Si chiama torta "Marradi", dal nome del paesino famoso per i suoi marroni: bellissima !
Maggiori informazioni le potrete trovare clikkando sul sito dell'Alfieri : www.lalfieri.it
12 ott 2016
RACCOLTA 2016 DEL MARRONE DEL MUGELLO IGP A MARRADI
Con alcuni giorni di ritardo è iniziato il raccolto del Marrone del Mugello IGP : la qualità si presenta buona, con un calibro medio leggermente inferiore a quello dell'anno passato. E' ancora impossibile giudicare quanta merce sarà disponibile per gli intenditori di tutto il mondo, appassionati di questo prodotto raffinatissimo; per il momento la "casca" dagli alberi è molto lenta.
Vedremo....
6 ott 2016
TUTTE LE SAGRE DELLE CASTAGNE 2016 NEL MUGELLO (TOSCANA)
FIERA DI OTTOBRE
Dicomano -
8 e 9 ottobre sabato 8 ottobre-
Fiera del bestiame e delle merci domenica 9 ottobre-
Fiera dei marroni e antichi mestieri, sfilata del corteo storico con carro dell’uva.
Info: 055 8385426 - www.comune.dicomano.fi.it
53° SAGRA DELLE CASTAGNE E DEL MARRON BUONO
Marradi -
9, 16, 23 e 30 ottobre
Anche quest’anno a Marradi si svolgerà la tradizionale manifestazione che giunge alla sua 53° edizione. Stand gastronomici con tradizionali con leccornie del famoso frutto “il marrone di marradi” quali: i tortelli di marroni, la torta di marroni, il castagnaccio, le marmellate di marroni, i marrons glacés, le “bruciate” (caldarroste).
Ed ancora: prodotti del bosco e sottobosco, prodotti artigianali e commerciali. Animazione e intrattenimento, mostre e visite al Centro culturale Dino Campana. Annullo filatelico.
Info: l’Ufficio Turistico di Marradi: 055 8045170, info@pro-marradi.it, www.pro-marradi.it.
Come sempre, in occasione della sagra si può raggiungere Marradi facendo un tuffo nel passato a bordo di un treno a vapore sulla ferrovia Faentina:
9 OTTOBRE : PISTOIA – PRATO – FIRENZE – MARRADI
23 OTTOBRE: RIMINI – CESENA – FORLI- FAENZA- MARRADI
Info: tel. 0573 367158
SAGRA DEL MARRONE E FRUTTI DEL SOTTOBOSCO A PALAZZUOLO
Palazzuolo sul Senio -
9, 16, 23 e 30 ottobre
Ogni domenica di ottobre, a partire dal 9 ottobre, a Palazzuolo sul Senio, si terrà la tradizionale Sagra del Marrone e dei Frutti del sottobosco: mostra mercato del Marrone Igp fresco e lavorato, dei frutti dimenticati, e poi funghi porcini, le marmellate di lampone, mirtillo e more, prodotti tipici gastronomici e artigiani. Intrattenimento.
Info: http://www.palazzuoloturismo.it
FESTA DEI MARRONI
Vicchio -
9 e 16 ottobre
Nel centro di Vicchio tre domeniche all'insegna del marrone e dei prodotti tipici mugellani. I produttori locali di marrone IGP Mugello avranno uno spazio tutto per loro sotto il loggiato di piazza della Vittoria mentre
attorno ai giardini sarà disposto il mercato degli ambulanti.
Info: 055 8439225 - www.comune.vicchio.fi.it
FESTA DEL MARRONE E DEI PRODOTTI TIPICI LOCALI
San Piero a Sieve (Area Feste ) -
9 e 16 ottobre
Marroni, prodotti tipici, mercatino dell'artigianato e intrattenimento Nelle due domeniche centrali del mese di Ottobre, domenica 9 e 16, si terrà a San Piero a Sieve la tradizionale Festa del Marrone e dei Prodotti Tipici, all’8° edizione. L’Area Feste sarà uno spazio dedicato al gusto, all’artigianato e al divertimento.
Info: www.prolocosanpieroasieve.it
DAL BOSCO E DALLA PIETRA
Firenzuola -
16 e 23 ottobre
XXI Edizione Mostra mercato del marrone, della pietra lavorata e padiglione gastronomico. Stand dei produttori locali e mercato dell’artigianato
A cura della Pro Loco e del Comune di Firenzuola
Info: 055 8199477 - 366 3963584 proloco@comune.firenzuola.fi.it - museopietraserena@comune.firenzuola.fi.it
SMARRONANDO E SVINANDO
Pietramala area sportiva (Firenzuola) -
16 e 23 Ottobre
XXVII edizione degustazione di marroni, e specialità a base dei frutti di stagione. a cura della Pro Loco Pietramala
Info: veragiannasi@libero.it
E dopo il marrone… il tartufo MOSTRA MERCATO DEL TARTUFO BIANCO E NERO
29-30 ottobre - Barberino di Mugello
Mostra mercato del tartufo e di molti altri prodotti di qualità , con vendita di prodotti alimentari tipici locali e non solo.
Info: www.comunebarberino.it
Dicomano -
8 e 9 ottobre sabato 8 ottobre-
Fiera del bestiame e delle merci domenica 9 ottobre-
Fiera dei marroni e antichi mestieri, sfilata del corteo storico con carro dell’uva.
Info: 055 8385426 - www.comune.dicomano.fi.it
53° SAGRA DELLE CASTAGNE E DEL MARRON BUONO
Marradi -
9, 16, 23 e 30 ottobre
Anche quest’anno a Marradi si svolgerà la tradizionale manifestazione che giunge alla sua 53° edizione. Stand gastronomici con tradizionali con leccornie del famoso frutto “il marrone di marradi” quali: i tortelli di marroni, la torta di marroni, il castagnaccio, le marmellate di marroni, i marrons glacés, le “bruciate” (caldarroste).
Ed ancora: prodotti del bosco e sottobosco, prodotti artigianali e commerciali. Animazione e intrattenimento, mostre e visite al Centro culturale Dino Campana. Annullo filatelico.
Info: l’Ufficio Turistico di Marradi: 055 8045170, info@pro-marradi.it, www.pro-marradi.it.
Come sempre, in occasione della sagra si può raggiungere Marradi facendo un tuffo nel passato a bordo di un treno a vapore sulla ferrovia Faentina:
9 OTTOBRE : PISTOIA – PRATO – FIRENZE – MARRADI
23 OTTOBRE: RIMINI – CESENA – FORLI- FAENZA- MARRADI
Info: tel. 0573 367158
SAGRA DEL MARRONE E FRUTTI DEL SOTTOBOSCO A PALAZZUOLO
Palazzuolo sul Senio -
9, 16, 23 e 30 ottobre
Ogni domenica di ottobre, a partire dal 9 ottobre, a Palazzuolo sul Senio, si terrà la tradizionale Sagra del Marrone e dei Frutti del sottobosco: mostra mercato del Marrone Igp fresco e lavorato, dei frutti dimenticati, e poi funghi porcini, le marmellate di lampone, mirtillo e more, prodotti tipici gastronomici e artigiani. Intrattenimento.
Info: http://www.palazzuoloturismo.it
FESTA DEI MARRONI
Vicchio -
9 e 16 ottobre
Nel centro di Vicchio tre domeniche all'insegna del marrone e dei prodotti tipici mugellani. I produttori locali di marrone IGP Mugello avranno uno spazio tutto per loro sotto il loggiato di piazza della Vittoria mentre
attorno ai giardini sarà disposto il mercato degli ambulanti.
Info: 055 8439225 - www.comune.vicchio.fi.it
FESTA DEL MARRONE E DEI PRODOTTI TIPICI LOCALI
San Piero a Sieve (Area Feste ) -
9 e 16 ottobre
Marroni, prodotti tipici, mercatino dell'artigianato e intrattenimento Nelle due domeniche centrali del mese di Ottobre, domenica 9 e 16, si terrà a San Piero a Sieve la tradizionale Festa del Marrone e dei Prodotti Tipici, all’8° edizione. L’Area Feste sarà uno spazio dedicato al gusto, all’artigianato e al divertimento.
Info: www.prolocosanpieroasieve.it
DAL BOSCO E DALLA PIETRA
Firenzuola -
16 e 23 ottobre
XXI Edizione Mostra mercato del marrone, della pietra lavorata e padiglione gastronomico. Stand dei produttori locali e mercato dell’artigianato
A cura della Pro Loco e del Comune di Firenzuola
Info: 055 8199477 - 366 3963584 proloco@comune.firenzuola.fi.it - museopietraserena@comune.firenzuola.fi.it
SMARRONANDO E SVINANDO
Pietramala area sportiva (Firenzuola) -
16 e 23 Ottobre
XXVII edizione degustazione di marroni, e specialità a base dei frutti di stagione. a cura della Pro Loco Pietramala
Info: veragiannasi@libero.it
E dopo il marrone… il tartufo MOSTRA MERCATO DEL TARTUFO BIANCO E NERO
29-30 ottobre - Barberino di Mugello
Mostra mercato del tartufo e di molti altri prodotti di qualità , con vendita di prodotti alimentari tipici locali e non solo.
Info: www.comunebarberino.it
28 set 2016
27 set 2016
FIERA NAZIONALE del MARRONE 2016 - CUNEO
La Fiera Nazionale del Marrone, giunta quest’anno alla 18a edizione, è considerata una delle più importanti rassegne enogastronomiche d’Italia, vetrina unica delle eccellenze e delle antiche tradizioni del territorio cuneese.
Una manifestazione che fa della qualità la sua bandiera, dove i migliori prodotti certificati vengono presentati ai visitatori tra aromi prelibati e gustose degustazioni.
MAGGIORI INFORMAZIONI QUI: www.marrone.net
25 set 2016
TRENI PER LA SAGRA DEI MARRONI di MARRADI 2016
Domenica 9 ottobre 2016 potrete partire da Pistoia, Prato e Firenze, salendo a bordo di un treno a vapore o diesel,
Domenica 23 ottobre si
raccolgono i partecipanti dalle stazioni di Rimini, Cesena, Forlì e
Faenza.
In entrambi i casi il viaggio ha come destinazione la famosa Sagra della Castagna, appuntamento ghiotto all’insegna del piacere dei sensi, dove incontrare poesia e gusto in una cornice di rara bellezza.
tel. 0577 207 413
tel. 338 899 2577
23 set 2016
TRENO A VAPORE per la SAGRA DELLA CASTAGNA di MARRADI 2016
Per la Sagra della Castagna di Marradi, anche nel 2016 ci sarà il TRENO A VAPORE
da Rimini, Cesena, Forlì e Faenza.
Programma ed orari provvisori (da confermare) :
Ore 08,40 partenza da Rimini con il treno storico a vapore
Ore 09,05 partenza da Santarcangelo di Romagna
Ore 09,35 partenza da Cesena
Ore 10,35 partenza da Forlì Ore 11,20 partenza da Faenza
Ore 12,15 arrivo alla stazione di Marradi e trasferimento a piedi in centro paese per parteci pare alla sagra dove saranno presenti stand gastronomici con le tradizionali leccornie a base del famoso " Marrone di Marradi " .
Il ritorno avverrà in serata:
Ore 17,30 partenza da Marradi con il treno storico a vapore
Ore 18,30 arrivo a Faenza
Ore 19,05 arrivo a Forlì
Ore 19,40 arrivo a Cesena
Ore 20,25 arrivo a Santarcangelo di Romagna
Ore 20,40 arrivo a Rimini
Link al programma ferrovieturistiche
Programma ed orari provvisori (da confermare) :
Ore 08,40 partenza da Rimini con il treno storico a vapore
Ore 09,05 partenza da Santarcangelo di Romagna
Ore 09,35 partenza da Cesena
Ore 10,35 partenza da Forlì Ore 11,20 partenza da Faenza
Ore 12,15 arrivo alla stazione di Marradi e trasferimento a piedi in centro paese per parteci pare alla sagra dove saranno presenti stand gastronomici con le tradizionali leccornie a base del famoso " Marrone di Marradi " .
Saranno, inoltre, in vendita i classici prodotti
del
bosco e sottobosco, oltreché altri prodotti artigia
nali e commerciali. Le vie del paese
saranno poi animate da artisti di strada e musicist
i itineranti.
Il ritorno avverrà in serata:
Ore 17,30 partenza da Marradi con il treno storico a vapore
Ore 18,30 arrivo a Faenza
Ore 19,05 arrivo a Forlì
Ore 19,40 arrivo a Cesena
Ore 20,25 arrivo a Santarcangelo di Romagna
Ore 20,40 arrivo a Rimini
Link al programma ferrovieturistiche
22 set 2016
RICETTA PER I MARRONS GLACES
La prima regola è di non cercare di ottenere dei marroni interi: è troppo difficile, considerando che i pezzi sono egualmente deliziosi.
1) Preparate 1 kg. di castagne pelate (eventualmente le trovate già congelate).
Inseritele in una retina tipo tulle da sposa, NON colorata: si trova in merceria a prezzo bassissimo.
2) Sciroppo: mettete in una pentola 1 kg di zucchero ed un lit. d'acqua con alcuni bacelli di vaniglia.
Accendete e fate sciogliere bene lo zucchero, mescolando ed evitando di far bollire il composto, pena la caramellizzazione.
3) Cottura: i marroni vengono cotti a bollore "dolce" per circa 70 minuti.
Marroni a fine canditura |
4) Canditura: estraete con una ramina dall'acqua calda i "salamini" di tulle con i marroni cotti, sgocciolateli e immediatamente immergeteli nella pentola con lo sciroppo di canditura, senza toglierli dal tulle.
- Portate il tutto a sfiorare la bollitura, senza coperchio.
Spegnete, mettete il coperchio e lasciate riposare per 24 ore.
- Scoperchiate, ri-accendete e riportate quasi a bollitura: spegnete, rimettete il coperchio ed ulteriori 24 ore di raffreddamento lento.
- Aggiungete 100 gr di zucchero e ripetete l'operazione, sempre con 24 ore di raffreddamento.
5) Sgocciolamento: i marroni vengono posti su una retina o scolapasta metallico e lasciati a sgocciolare a temperatura ambiente per qualche ora.
Liberateli del tulle.
A questo punto avrete dei profumatissimi marroni canditi.
Sono molto delicati, non si conservano a lungo; poneteli comunque in un contenitore chiuso in frigo
I nostri marrons glacès |
30 ago 2016
CASTAGNE; DALLA PRODUZIONE ALLA VENDITA
Si terrà a Badia di Susinana in Palazzuolo sul Senio (FI), il prossimo 17 Settembre un convegno con argomento:
22 ago 2016
CASTAGNE: INCONTRO A MARRADI (FI) il 24 Settembre 2016
Sabato 24 settembre si terrà a Marradi (FI) un convegno-evento sul castagno.
Inizio alle h.16:30, con argomento: “Aggiornamenti su patogeni, insetti e tecniche per la gestione sostenibile del castagneto”, a cura dei proff. Alberto Alma e Paolo Gonthier del DISAFA, Università degli Studi di Torino.
Parteciperà anche il Gruppo di Castanicoltori di Canepina, Vallerano e di altri centri dei Monti Cimini.
Sarà possibile la visita al Centro di Studio e Documentazione sul Castagno (CSDC).
Sono inoltre previsti dei percorsi sul “Sentiero nel Castagneto” a Badia del Borgo di Marradi, accompagnati da Vincenzo e Diego Moffa; per i partecipanti, intorno alle 13:00/13:30, ci sarà un pranzo al sacco nell’area pic-nic del “Sentiero nel Castagneto”, con una discussione sulla biodiversità nel castagneto.
Inizio alle h.16:30, con argomento: “Aggiornamenti su patogeni, insetti e tecniche per la gestione sostenibile del castagneto”, a cura dei proff. Alberto Alma e Paolo Gonthier del DISAFA, Università degli Studi di Torino.
Parteciperà anche il Gruppo di Castanicoltori di Canepina, Vallerano e di altri centri dei Monti Cimini.
Sarà possibile la visita al Centro di Studio e Documentazione sul Castagno (CSDC).
Sono inoltre previsti dei percorsi sul “Sentiero nel Castagneto” a Badia del Borgo di Marradi, accompagnati da Vincenzo e Diego Moffa; per i partecipanti, intorno alle 13:00/13:30, ci sarà un pranzo al sacco nell’area pic-nic del “Sentiero nel Castagneto”, con una discussione sulla biodiversità nel castagneto.
27 lug 2016
CASTAGNE 2016: DISASTRO ANNUNCIATO IN CAMPANIA
Il raccolto di castagne del 2016 si profila esser il peggiore di sempre per quella che resta la prima regione d’Italia solo per quanto riguarda il potenziale produttivo.
E’ questo il dato emerso dal confronto con le associazioni di categoria al tavolo convocato dall'assessorato alle Politiche agricole della Regione Campania, alla presenza del delegato all’agricoltura del presidente Vincenzo De Luca, Franco Alfieri e del presidente della Commissione Agricoltura del Consiglio regionale, Maurizio Petracca.
La situazione è precipitata in pochi giorni, sia a causa dei noti problemi legati al Cinipide sia per fattori climatici.
Non si vedono ricci e per quei pochi presenti sulle piante non resta che sperare che arrivino a maturazione.
Rispetto al potenziale produttivo regionale che è pari a 30.000 tons, per il 2016 si prevede un crollo del 95%, con una produzione lorda vendibile che potrebbe attestarsi a non più 1.500 tonnellate.
E’ questo il dato emerso dal confronto con le associazioni di categoria al tavolo convocato dall'assessorato alle Politiche agricole della Regione Campania, alla presenza del delegato all’agricoltura del presidente Vincenzo De Luca, Franco Alfieri e del presidente della Commissione Agricoltura del Consiglio regionale, Maurizio Petracca.
La situazione è precipitata in pochi giorni, sia a causa dei noti problemi legati al Cinipide sia per fattori climatici.
Non si vedono ricci e per quei pochi presenti sulle piante non resta che sperare che arrivino a maturazione.
Rispetto al potenziale produttivo regionale che è pari a 30.000 tons, per il 2016 si prevede un crollo del 95%, con una produzione lorda vendibile che potrebbe attestarsi a non più 1.500 tonnellate.
20 lug 2016
COLDIRETTI E LE CASTAGNE IN SARDEGNA
La Coldiretti isolana conferma che la coltura castanicola potrebbe essere una risorsa importante per l'economia agricola
sarda.
Dalle elaborazioni dei dati Laore da parte della Coldiretti stessa, potenzialmente il mercato delle campagne può arrivare ad una produzione lorda vendibile di circa 16milioni di euro, oggi fermo a 300mila euro.
“E' una coltura a lungo trascurata ma che rappresenta un'ottima integrazione al reddito per le nostre aziende agricole delle aree montane – commenta il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu -. E' una delle colture più redditizie che richiede poche spese, non servono neppure trattamenti”.
A risvegliare l'attenzione per la coltivazione delle castagne è stata l'agenzia Laore in collaborazione con alcune aziende della Barbagia-Mandrolisai.
Oggi in Sardegna sono stimati circa duemila ettari destinati alle castagne. Quelli riservati alle piante da frutto sono poco più della metà (oltre mille ettari). Il 90 per cento dei quali sono ubicati nella Barbagia-Mandrolisai (Desulo, Tonara, Belvì, Aritzo), il 5 per cento a Seui e nella Barbagia di Ollolai, il restante 5 per cento nel Goceano e nel Montiferru.
In ogni ettaro possono essere impiantate circa 100 piante di castagno, ognuna della quali a regime produce circa 40 kg (40 quintali a ettaro).
I tecnici Laore stanno facendo un lavoro prezioso. Dal 2007 hanno cominciato un piano di ristrutturazione, con l'individuazione e selezione delle biodiversità locali che meglio si adattano al mercato (le cui due qualità più importanti sono la facilità nella sbucciatura e le dimensioni). Hanno già innestato circa 150 ettari a marroni e castagne che rispettano queste esigenze. In pratica stanno adattando, nel rispetto delle biodiversità locali, la produzione alle richieste del mercato.
Il tipo di castagna prodotto è infatti fondamentale. Quelle piccole e difficili da sbucciare non hanno praticamente mercato (costano circa 1 euro), e non vengono neppure raccolte se non a livello familiare. I marroni e le castagne che sbucciano e hanno una certa grandezza vanno invece a ruba e costano circa 4 euro. Per questo con tutti i mille ettari in produzione, potenzialmente si potrebbe arrivare ad un fatturato di circa 16milioni di euro.
“Il mercato aspetta le nostre castagne – spiega il presidente Battista Cualbu –. Stiamo importando la quasi totalità del prodotto mentre la poca produzione locale va a ruba e la vendono quasi tutta nelle sagre, per un fatturato intorno ai 300mila euro. Le prospettive sono ottime e ci consentirebbero di aumentare di oltre il 5mila per cento il fatturato (da 300mila a 16milioni di euro)”.
“La Coldiretti – prosegue il presidente di Coldiretti Sardegna – da tempo crede e sostiene questa coltura. Lo testimonia anche il prestigioso riconoscimento ottenuto dall'Associazione Castanicola forestale di Desulo, che nel 2008 vinse l'Oscar green, l'iniziativa promossa da Coldiretti Giovani-Impresa e riservata alle aziende innovative ed ecocompatibili”
Dalle elaborazioni dei dati Laore da parte della Coldiretti stessa, potenzialmente il mercato delle campagne può arrivare ad una produzione lorda vendibile di circa 16milioni di euro, oggi fermo a 300mila euro.
“E' una coltura a lungo trascurata ma che rappresenta un'ottima integrazione al reddito per le nostre aziende agricole delle aree montane – commenta il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu -. E' una delle colture più redditizie che richiede poche spese, non servono neppure trattamenti”.
A risvegliare l'attenzione per la coltivazione delle castagne è stata l'agenzia Laore in collaborazione con alcune aziende della Barbagia-Mandrolisai.
Oggi in Sardegna sono stimati circa duemila ettari destinati alle castagne. Quelli riservati alle piante da frutto sono poco più della metà (oltre mille ettari). Il 90 per cento dei quali sono ubicati nella Barbagia-Mandrolisai (Desulo, Tonara, Belvì, Aritzo), il 5 per cento a Seui e nella Barbagia di Ollolai, il restante 5 per cento nel Goceano e nel Montiferru.
In ogni ettaro possono essere impiantate circa 100 piante di castagno, ognuna della quali a regime produce circa 40 kg (40 quintali a ettaro).
I tecnici Laore stanno facendo un lavoro prezioso. Dal 2007 hanno cominciato un piano di ristrutturazione, con l'individuazione e selezione delle biodiversità locali che meglio si adattano al mercato (le cui due qualità più importanti sono la facilità nella sbucciatura e le dimensioni). Hanno già innestato circa 150 ettari a marroni e castagne che rispettano queste esigenze. In pratica stanno adattando, nel rispetto delle biodiversità locali, la produzione alle richieste del mercato.
Il tipo di castagna prodotto è infatti fondamentale. Quelle piccole e difficili da sbucciare non hanno praticamente mercato (costano circa 1 euro), e non vengono neppure raccolte se non a livello familiare. I marroni e le castagne che sbucciano e hanno una certa grandezza vanno invece a ruba e costano circa 4 euro. Per questo con tutti i mille ettari in produzione, potenzialmente si potrebbe arrivare ad un fatturato di circa 16milioni di euro.
“Il mercato aspetta le nostre castagne – spiega il presidente Battista Cualbu –. Stiamo importando la quasi totalità del prodotto mentre la poca produzione locale va a ruba e la vendono quasi tutta nelle sagre, per un fatturato intorno ai 300mila euro. Le prospettive sono ottime e ci consentirebbero di aumentare di oltre il 5mila per cento il fatturato (da 300mila a 16milioni di euro)”.
“La Coldiretti – prosegue il presidente di Coldiretti Sardegna – da tempo crede e sostiene questa coltura. Lo testimonia anche il prestigioso riconoscimento ottenuto dall'Associazione Castanicola forestale di Desulo, che nel 2008 vinse l'Oscar green, l'iniziativa promossa da Coldiretti Giovani-Impresa e riservata alle aziende innovative ed ecocompatibili”
19 lug 2016
GELATO CON I MARRONS GLACES
Estate, calda estate.
Ho trovato sulla rivista Donna Moderna questa ricetta per un gelato ai marrons glacès
Ingredienti:
2 dl latte intero
2.5 dl panna da cucina
100 gr castagne
100 gr marrons glaces
50 gr zucchero
4 tuorlo d'uova
1 pezzetto di vaniglia
La ricetta la trovate clikkando qui : DONNA MODERNA - Ricette
Ho trovato sulla rivista Donna Moderna questa ricetta per un gelato ai marrons glacès
Ingredienti:
2 dl latte intero
2.5 dl panna da cucina
100 gr castagne
100 gr marrons glaces
50 gr zucchero
4 tuorlo d'uova
1 pezzetto di vaniglia
La ricetta la trovate clikkando qui : DONNA MODERNA - Ricette
18 lug 2016
7° CONVEGNO EUROPEO SULLA CASTAGNA, FRANCIA, 8-10 SETT. 2016
E’ in programma nella località francese di Alès, da giovedì 8 a sabato 10 settembre, la settima edizione del convegno europeo sulla castagna.
Con questa iniziativa, gli organizzatori hanno come obiettivi prioritari quelli di affrontare i temi della promozione e della rivitalizzazione del settore, lo sviluppo della produzione in Europa, la collaborazione fra le regioni produttrici e la difesa del settore, attraverso strategie comuni di trasferimento delle conoscenze e delle attività.
Tale convegno è aperto a castanicoltori, trasformatori, tecnici, commerciali, studenti e a tutti coloro che hanno interessi connessi al valore aggiunto del castagno e ai suoi prodotti freschi e trasformati.
PROGRAMMA
Giovedì 8 settembre.
Inizio lavori alle ore 9,00.
La tavola rotonda delle 11,30 verterà sul tema: “Lo sviluppo della produzione europea, una priorità: l’eliminazione delle barriere sanitarie”.
Alle 14,00 saranno fornite indicazioni sulla produzione castanicola in Cina.
Alle 16,30, si parlerà di come creare valore aggiunto con la castagna, presentando case history di successo.
Venerdì 9 settembre ci saranno due seminari, uno sulla trasformazione di prodotti vegetali ed uno sul recupero di vecchi castagneti.
Sabato 10 settembre, infine, è in programma una visita ad industrie agroalimentari.
Per ulteriori informazioni e dettagli sull’evento si può consultare il sito ufficiale della manifestazione, alla pagina Chestnut-meetings.org
Con questa iniziativa, gli organizzatori hanno come obiettivi prioritari quelli di affrontare i temi della promozione e della rivitalizzazione del settore, lo sviluppo della produzione in Europa, la collaborazione fra le regioni produttrici e la difesa del settore, attraverso strategie comuni di trasferimento delle conoscenze e delle attività.
Tale convegno è aperto a castanicoltori, trasformatori, tecnici, commerciali, studenti e a tutti coloro che hanno interessi connessi al valore aggiunto del castagno e ai suoi prodotti freschi e trasformati.
PROGRAMMA
Giovedì 8 settembre.
Inizio lavori alle ore 9,00.
La tavola rotonda delle 11,30 verterà sul tema: “Lo sviluppo della produzione europea, una priorità: l’eliminazione delle barriere sanitarie”.
Alle 14,00 saranno fornite indicazioni sulla produzione castanicola in Cina.
Alle 16,30, si parlerà di come creare valore aggiunto con la castagna, presentando case history di successo.
Venerdì 9 settembre ci saranno due seminari, uno sulla trasformazione di prodotti vegetali ed uno sul recupero di vecchi castagneti.
Sabato 10 settembre, infine, è in programma una visita ad industrie agroalimentari.
Per ulteriori informazioni e dettagli sull’evento si può consultare il sito ufficiale della manifestazione, alla pagina Chestnut-meetings.org
14 lug 2016
CINIPIDE DEL CASTAGNO: A VITERBO UN INCONTRO-STUDIO SUL GRAVE PROBLEMA
Giornata di
studio sulla
Lotta Biologica
al Cinipide del castagno
Martedì 19 Luglio 2016
ore
17
presso la sede
ARSIAL
Via Cassia
Cimina Km 16 Caprarola
(VT)
ORE 18 INCONTRO CON I
PRODUTTORI PRESSO LA SEDE ARSIAL DI
CAPRAROLA
Introduce
Pompeo Mascagna
(Presidente
Assofrutti)
Relazione del Prof.
Alberto
Alma
La lotta
biologica:
una realtà per il controllo
del Cinipide.
Al termine della
relazione i produttori e le loro associazioni, gli agronomi, i rappresentanti
degli enti pubblici formuleranno i loro quesiti al Prof. Alberto
Alma.
NB: i quesiti possono essere anche anticipatamente
inviati ad Angelo Bini all'indirizzo altacollina@live.it in modo che il Prof Alberto Alma li
possa selezionare e raggruppare.
Per informazioni Tel. 0761645327 (Francesco Fabrizi) – 3247792034
(Fernando Testa)
Angelo Bini
altacollina@live.it
3288375467
12 lug 2016
CONCORSO DI POESIA SUL CASTAGNO
IL CASTAGNO: I DONI DELL'ALBERO
Concorso di Poesia 2016 –
Prima Edizione
organizzato da Associazione Tutela Marroni di Castione
L’Associazione Tutela Marroni di Castione, con il patrocinio di Associazione Nazionale Città del Castagno, Centro Studi e Documentazione sul Castagno, Castanea Network Strada europea del Castagno, Comune di Brentonico, Servizio Cultura Provincia Autonoma di Trento, indice la Prima edizione del Concorso di Poesia dal titolo: IL CASTAGNO: I DONI DELL'ALBERO
La partecipazione è estesa a tutti gli autori di qualsiasi nazionalità che intendano concorrere con poesie che riguardino l'albero, i frutti e quanto abbia attinenza al 'mondo' del castagno.
REGOLAMENTO
Art. 1 Ogni autore può inviare massimo 2 poesie, non superiori ciascuna ai 40 versi, in lingua italiana o in dialetto. Se le poesie sono scritte in dialetto, dovranno essere accompagnate da una versione in italiano. Il carattere dovrà essere Times New Roman corpo 12. Le opere presentate potranno essere edite o inedite, anche presentate in altri concorsi, pubblicate su giornali, riviste, antologie o sul web.
Art. 2 Scadenza di presentazione
Le opere dovranno pervenire entro e non oltre il 30 settembre 2016.
Art. 3 Invio delle opere
Le opere devono essere inviate a mezzo posta indirizzata a Associazione Tutela Marroni di Castione, Piazza C. Benedetti 7 – 38060 Brentonico; oppure via posta elettronica all’indirizzo info@marronicastione.it Non saranno considerate valide, ai fini del concorso, indirizzi email differenti da quello indicato, pena l’esclusione. Le adesioni che giungeranno oltre i termini previsti dal presente regolamento, non saranno prese in considerazione. Ogni invio dovrà contenere a) le opere letterarie in testo stampato, o in allegato in formato word (.doc, .docx), prive di firma e di qualsiasi altro segno di riconoscimento b) una sintetica biografia artistica, anche in formato word (.doc, .docx) c) la scheda di adesione, con dichiarazione che le poesie sono opera del proprio ingegno e libere da qualsiasi vincolo (dichiarazione di paternità dell’opera), e autorizzazione al trattamento dei dati personali ai sensi dell'art.13 del D.Lgs. nr. 196/03 (liberatoria relativa ai diritti in materia di privacy). L’assenza della scheda di adesione debitamente compilata in tutte le sue parti, comporta l'esclusione automatica dal concorso delle opere inviate.
Art. 4 Liberatoria
Con la partecipazione al concorso, ogni autore acconsente alla divulgazione delle proprie opere da parte dell’Associazione Tutela Marroni di Castione, senza avere nulla a pretendere e rinunciando a qualsiasi pretesa economica. Tutti i diritti restano comunque di proprietà dell’autore. Le opere inviate per il concorso non saranno restituite. Ogni autore, per il fatto stesso di partecipare al concorso, dichiara la paternità e la proprietà intellettuale e creativa delle opere inviate, di avere pertanto pieno possesso dei diritti dell'opera, piena disponibilità e che non sono sottoposte ad alcun vincolo editoriale. L'Organizzazione non risponde di eventuali operazioni di plagio.
Art. 5 Comitato di giuria
Le opere saranno valutate in forma rigorosamente anonima dal comitato di giuria, composto dagli enti organizzatori e patrocinanti, i cui giudizi sono insindacabili e inappellabili. La Giuria non è tenuta a rendere pubblici i titoli delle opere escluse dalla premiazione finale. La loro opera viene svolta nel pieno rispetto delle linee guida dell’Associazione.
Art. 6 Risultati
I risultati sulle opere e sugli autori premiati, verranno pubblicati sul sito ufficiale dell’associazione www.marronicastione.it La proclamazione ufficiale e la premiazione avverrà nel corso della serata di sabato 22 ottobre 2016 nell'ambito della manifestazione che si svolgerà a Castione di Brentonico (Trento) il 22 e 23 ottobre 2016, presso la Festa della Castagna di Castione. I vincitori dovranno raggiungere il luogo della premiazione a loro spese. Ogni eventuale variazione verrà comunicata preventivamente.
Art. 7 Premi
Sarà attribuito un primo premio assoluto. Sarà predisposto un attestato di partecipazione che è possibile richiedere con addebito spese di spedizione. La giuria si riserva, altresì, di assegnare premi speciali agli autori che si sono distinti per la pregevolezza delle loro opere. I premi non ritirati nel corso della premiazione (ad esclusione degli attestati) non verranno spediti, ma resteranno a disposizione degli aventi diritto per sei mesi presso la sede legale dell’associazione a meno di accordi particolari con l’autore per la spedizione a domicilio.
Art. 8 Cerimonia di premiazione
La cerimonia di premiazione si terrà a Castione di Brentonico (Trento). Saranno tempestivamente informati degli esiti delle valutazioni, vincitori e finalisti, con comunicazione scritta o telefonica.
Art. 9 L’organizzazione effettuerà una selezione delle opere inviate e provvederà alla stampa di un pregevole testo che darà risalto all'iniziativa.
Per informazioni: Viesi Fulvio 3283676993 info@marronicastione.it scheda di adesione
Concorso di Poesia 2016 –
Prima Edizione
organizzato da Associazione Tutela Marroni di Castione
L’Associazione Tutela Marroni di Castione, con il patrocinio di Associazione Nazionale Città del Castagno, Centro Studi e Documentazione sul Castagno, Castanea Network Strada europea del Castagno, Comune di Brentonico, Servizio Cultura Provincia Autonoma di Trento, indice la Prima edizione del Concorso di Poesia dal titolo: IL CASTAGNO: I DONI DELL'ALBERO
La partecipazione è estesa a tutti gli autori di qualsiasi nazionalità che intendano concorrere con poesie che riguardino l'albero, i frutti e quanto abbia attinenza al 'mondo' del castagno.
REGOLAMENTO
Art. 1 Ogni autore può inviare massimo 2 poesie, non superiori ciascuna ai 40 versi, in lingua italiana o in dialetto. Se le poesie sono scritte in dialetto, dovranno essere accompagnate da una versione in italiano. Il carattere dovrà essere Times New Roman corpo 12. Le opere presentate potranno essere edite o inedite, anche presentate in altri concorsi, pubblicate su giornali, riviste, antologie o sul web.
Art. 2 Scadenza di presentazione
Le opere dovranno pervenire entro e non oltre il 30 settembre 2016.
Art. 3 Invio delle opere
Le opere devono essere inviate a mezzo posta indirizzata a Associazione Tutela Marroni di Castione, Piazza C. Benedetti 7 – 38060 Brentonico; oppure via posta elettronica all’indirizzo info@marronicastione.it Non saranno considerate valide, ai fini del concorso, indirizzi email differenti da quello indicato, pena l’esclusione. Le adesioni che giungeranno oltre i termini previsti dal presente regolamento, non saranno prese in considerazione. Ogni invio dovrà contenere a) le opere letterarie in testo stampato, o in allegato in formato word (.doc, .docx), prive di firma e di qualsiasi altro segno di riconoscimento b) una sintetica biografia artistica, anche in formato word (.doc, .docx) c) la scheda di adesione, con dichiarazione che le poesie sono opera del proprio ingegno e libere da qualsiasi vincolo (dichiarazione di paternità dell’opera), e autorizzazione al trattamento dei dati personali ai sensi dell'art.13 del D.Lgs. nr. 196/03 (liberatoria relativa ai diritti in materia di privacy). L’assenza della scheda di adesione debitamente compilata in tutte le sue parti, comporta l'esclusione automatica dal concorso delle opere inviate.
Art. 4 Liberatoria
Con la partecipazione al concorso, ogni autore acconsente alla divulgazione delle proprie opere da parte dell’Associazione Tutela Marroni di Castione, senza avere nulla a pretendere e rinunciando a qualsiasi pretesa economica. Tutti i diritti restano comunque di proprietà dell’autore. Le opere inviate per il concorso non saranno restituite. Ogni autore, per il fatto stesso di partecipare al concorso, dichiara la paternità e la proprietà intellettuale e creativa delle opere inviate, di avere pertanto pieno possesso dei diritti dell'opera, piena disponibilità e che non sono sottoposte ad alcun vincolo editoriale. L'Organizzazione non risponde di eventuali operazioni di plagio.
Art. 5 Comitato di giuria
Le opere saranno valutate in forma rigorosamente anonima dal comitato di giuria, composto dagli enti organizzatori e patrocinanti, i cui giudizi sono insindacabili e inappellabili. La Giuria non è tenuta a rendere pubblici i titoli delle opere escluse dalla premiazione finale. La loro opera viene svolta nel pieno rispetto delle linee guida dell’Associazione.
Art. 6 Risultati
I risultati sulle opere e sugli autori premiati, verranno pubblicati sul sito ufficiale dell’associazione www.marronicastione.it La proclamazione ufficiale e la premiazione avverrà nel corso della serata di sabato 22 ottobre 2016 nell'ambito della manifestazione che si svolgerà a Castione di Brentonico (Trento) il 22 e 23 ottobre 2016, presso la Festa della Castagna di Castione. I vincitori dovranno raggiungere il luogo della premiazione a loro spese. Ogni eventuale variazione verrà comunicata preventivamente.
Art. 7 Premi
Sarà attribuito un primo premio assoluto. Sarà predisposto un attestato di partecipazione che è possibile richiedere con addebito spese di spedizione. La giuria si riserva, altresì, di assegnare premi speciali agli autori che si sono distinti per la pregevolezza delle loro opere. I premi non ritirati nel corso della premiazione (ad esclusione degli attestati) non verranno spediti, ma resteranno a disposizione degli aventi diritto per sei mesi presso la sede legale dell’associazione a meno di accordi particolari con l’autore per la spedizione a domicilio.
Art. 8 Cerimonia di premiazione
La cerimonia di premiazione si terrà a Castione di Brentonico (Trento). Saranno tempestivamente informati degli esiti delle valutazioni, vincitori e finalisti, con comunicazione scritta o telefonica.
Art. 9 L’organizzazione effettuerà una selezione delle opere inviate e provvederà alla stampa di un pregevole testo che darà risalto all'iniziativa.
Per informazioni: Viesi Fulvio 3283676993 info@marronicastione.it scheda di adesione
28 giu 2016
UN NUOVO PERCORSO NEL CASTAGNETO A MARRADI
A Marradi (FI) è nato "Il Sentiero nel Castagneto" che è un percorso didattico-culturale culturale che vuole far conoscere la biodiversità.
Lungo il sentiero potrai scoprire attraverso la flora e fauna che vive boschi del nostro Appennino e ammirare il paesaggio dove da sempre si coltiva “Marron Buono di Marradi ”.
Sabato 2 luglio verrà inaugurato: ci troveremo al mattino per la mostra fotografica del Centro Studi Europeo sul Castagno, poi una bella camminata sul nuovo percorso attrezzato.
Ed alla sera, la festa campestre più bella che c'è: Castagneto in Musica !
Lungo il sentiero potrai scoprire attraverso la flora e fauna che vive boschi del nostro Appennino e ammirare il paesaggio dove da sempre si coltiva “Marron Buono di Marradi ”.
Sabato 2 luglio verrà inaugurato: ci troveremo al mattino per la mostra fotografica del Centro Studi Europeo sul Castagno, poi una bella camminata sul nuovo percorso attrezzato.
Ed alla sera, la festa campestre più bella che c'è: Castagneto in Musica !
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Il primo
appuntamento delle ore 11:00
vedrà l’inaugurazione della Mostra Fotografica “IL PAESAGGIO
E LA VITA NEL NOSTRO APPENNINO”, realizzata presso la Sala Esposizioni del CSDC
dai Baldi Amici dell’ “Allegra Brigata del Maggiociondolo” di Marradi. Potrete
ammirare oltre 90 stupente fotografie in formato A3 che mostrano vari e
diversificati aspetti del nostro Appennino, dai quali si può anche immaginare la
vita di ieri dei nostri Montanari.
·
Il secondo
appuntamento delle ore 15:30 ci
porterà in quel di Badia del Borgo, presso l’Az. Agr.
Maneggio “Casetta”, dove percorreremo assieme “IL SENTIERO NEL
CASTAGNETO”, immersi nella ricchezza della biodiversità, che
caratterizza il nostro “ecosistema castagneto”. Lungo il percorso troveremo
oltre 80 pannelli che riportano l’essenziale
descrizione della flora e della fauna che popola i nostri castagneti e non solo
…
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Il terzo
appuntamento, che
avrà inizio alle ore 18:00 e andrà avanti fino a notte fonda, porta
l’accattivante titolo “IL CASTAGNETO IN MUSICA”,
voluto e realizzato dall’Associazione Strada del Marrone di Marradi,
giunto alla sua sesta edizione. Anche questo evento si terrà alla Badia del
Borgo nello splendido castagneto di Sulpiano. Divertimento per piccoli e grandi
assicurato e con esso gastronomia a volontà.
20 mag 2016
COSA SONO I FIRUN ?
Che cosa è un FIRUN ?
I firùn , i "filoni": si tratta della versione lombarda delle note collane di castagne secche fatte "rinvenire" per ridare un po' di morbidezza.
Le castagne venivano seccate ad affumicazione lenta ma con l'aggiunta di una copertura di sacchi di juta mantenuti umidi.
I frutti, che non venivano mondati, si infilavano con un ago da calzolaio in uno spago e poi intrecciati a file di 4 o 5, ottenendone una collana.
Avevano un sapore vagamente di cioccolato, vera delizia per i bambini di tempi molto più poveri, ma anche più semplici ..
Durante le feste paesane invernali, e soprattutto in quella più importante, la fiera degli ObejObej a Milano, apparivano in paese i venditori di castagne ( i Firunàt ), con al collo queste lunghe collane di castagne infilate, oppure pesanti ceste di vimini piene di queste leccornie.
Pare che il nome derivi dalla spina dorsale; l'origine dovrebbe essere Brianzola, in particolare a Cantù, zona in cui v'era una forte presenza di castagneti.
Per interessare i compratori, i firùnat creavano inoltre vere e proprie "opere d'arte", con composizioni che spaziavano dai giocattoli alle borse.
I filoni venivano poi appesi in cucina e consumati nel tempo.
I firùn , i "filoni": si tratta della versione lombarda delle note collane di castagne secche fatte "rinvenire" per ridare un po' di morbidezza.
Le castagne venivano seccate ad affumicazione lenta ma con l'aggiunta di una copertura di sacchi di juta mantenuti umidi.
I frutti, che non venivano mondati, si infilavano con un ago da calzolaio in uno spago e poi intrecciati a file di 4 o 5, ottenendone una collana.
Avevano un sapore vagamente di cioccolato, vera delizia per i bambini di tempi molto più poveri, ma anche più semplici ..
Durante le feste paesane invernali, e soprattutto in quella più importante, la fiera degli ObejObej a Milano, apparivano in paese i venditori di castagne ( i Firunàt ), con al collo queste lunghe collane di castagne infilate, oppure pesanti ceste di vimini piene di queste leccornie.
Pare che il nome derivi dalla spina dorsale; l'origine dovrebbe essere Brianzola, in particolare a Cantù, zona in cui v'era una forte presenza di castagneti.
Per interessare i compratori, i firùnat creavano inoltre vere e proprie "opere d'arte", con composizioni che spaziavano dai giocattoli alle borse.
I filoni venivano poi appesi in cucina e consumati nel tempo.
Davanti a Sant'Ambroeus, 1950 ca. |
19 mag 2016
CNN: I PIU BEI FOOD FESTIVALS DEL MONDO
Stiamo vivendo una rivoluzione nell'approccio e nella considerazione del cibo.
Un aspetto importante è costituito da sagre, festivals, fiere e saloni ove però, troppo spesso, si cerca di ammanire roba quantomeno banale a prezzi esorbitanti.
Ecco quindi che la CNN ha creato la lista dei più bei food-festivals del mondo, quelli più interessanti e che rispettano ancora delle fondamentali regole riguardanti la qualità intrinseca del cibo e la sua reale appartenenza ad un territorio.
Nell'articolo che spazia dall'Equador al Canada al Michigan a Napoli (pizza festival, ovviamente) appare, la "Castagnades", che si tiene in Ardeche, Francia: con le locali castagne in bella evidenza, compresi i prodotti derivati come i marrons glacès, le farine, la birra ed i liquori.
Per leggere l'articolo completo: cnn.com
Un aspetto importante è costituito da sagre, festivals, fiere e saloni ove però, troppo spesso, si cerca di ammanire roba quantomeno banale a prezzi esorbitanti.
Ecco quindi che la CNN ha creato la lista dei più bei food-festivals del mondo, quelli più interessanti e che rispettano ancora delle fondamentali regole riguardanti la qualità intrinseca del cibo e la sua reale appartenenza ad un territorio.
Nell'articolo che spazia dall'Equador al Canada al Michigan a Napoli (pizza festival, ovviamente) appare, la "Castagnades", che si tiene in Ardeche, Francia: con le locali castagne in bella evidenza, compresi i prodotti derivati come i marrons glacès, le farine, la birra ed i liquori.
Per leggere l'articolo completo: cnn.com
12 mag 2016
PIANORO (BO): CONVEGNO SULLA CASTAGNA
A cura dell' Unione dei Comuni Savena-Idice, si terrà Sabato 14 maggio,
alle ore 9.30, il convegno "Castanicoltura: una risorsa per
l'Appennino", c/o Museo di Arti e Mestieri P. Lazzarini di Pianoro (Bo) -
Via Gualando 2.
Intervengono:
Gabriele Minghetti: Presidente Unione Savena Idice
Adriano Simoncini: scrittore e studioso civiltà contadina
Nicoletta Vai e Massimo Bariselli: Servizio Fitosanitario Regione Emilia Romagna
Roberto Ferrari: Responsabile settore Agricoltura sostenibile del Centro Agricoltura Ambiente
Giorgio Maresi: patologo forestale Fondazione Edmund Mach
Gli studenti dell'Istituto Professionale per l'agricoltura e 'ambiente “Luigi Noè” di Loiano
Stefano Sozzi: GAL Appennino Bolognese
Luciano Trentini: Vice Presidente del gruppo “Qualità e Promozione” della Commissione Europea
Renzo Panzacchi: Presidente Consorzio Castanicoltori Appennino Bolognese
Simona Caselli: Assessore agricoltura, caccia e pesca Regione Emilia Romagna
Intervengono:
Gabriele Minghetti: Presidente Unione Savena Idice
Adriano Simoncini: scrittore e studioso civiltà contadina
Nicoletta Vai e Massimo Bariselli: Servizio Fitosanitario Regione Emilia Romagna
Roberto Ferrari: Responsabile settore Agricoltura sostenibile del Centro Agricoltura Ambiente
Giorgio Maresi: patologo forestale Fondazione Edmund Mach
Gli studenti dell'Istituto Professionale per l'agricoltura e 'ambiente “Luigi Noè” di Loiano
Stefano Sozzi: GAL Appennino Bolognese
Luciano Trentini: Vice Presidente del gruppo “Qualità e Promozione” della Commissione Europea
Renzo Panzacchi: Presidente Consorzio Castanicoltori Appennino Bolognese
Simona Caselli: Assessore agricoltura, caccia e pesca Regione Emilia Romagna
RACCOLTO RECORD PER LE CASTAGNE TOSCANE
I castanicoltori possono tornare finalmente ad accendere i metati per l’essiccazione dei frutti dell’italico albero del pane simbolo di una produzione che ha garantito la sopravvivenza a molte generazioni in passato e che continua ad offrire, ancora oggi, prodotti di eccellenza unici nel panorama mondiale come il castagnaccio, la marocca di Casola, la pattona di Comano così come molti piatti della tradizione, dalle caldarroste al castagnaccio che possono essere apprezzati durante l’autunno in sagre e feste di paese. “L’introduzione dell’antagonista naturale del cinipide galligeno, il torymus sinensi, sta dando già ottimi risultati. – spiega Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana – I primi riscontri sono incoraggianti. E’ un’annata inaspettata che rimette in moto un’economia molto importante che produce un’integrazione al reddito decisiva per la stabilità delle aziende agricole. La castanicoltura ha permesso a molte generazioni di sopravvivere in passato e lo sta facendo ancora tutto oggi”.
Dalla Lunigiana alla Garfagnana passando per l’Amiata e il Mugello, regno del grande marrone Igp, e Caprese Michelangelo, nell’aretino, a fare paura quest’anno più che il cinipide di cui gli agricoltori conoscono praticamente tutto, il nuovo nemico-spauracchio si chiama Gnomo Gnosis ed è un fungo che rende il frutto nero di muffa ed immangiabile. Gli “attacchi” sono per ora – rassicura Coldiretti - limitati e circoscritti. La ridotta produzione locale aveva provocato lo scorso anno una massiccia importazione di prodotti dall’estero in particolare da Spagna, Portogallo, Turchia, Slovenia e Romania.
L’aumento del prodotto, in tutta la Toscana, contribuirà ad rallentare le importazioni anche se Coldiretti invita i consumatori a prestare attenzione alla qualità e suggerisce di ricorrere a un più genuino fai da te casalingo per garantirsi un prodotto fresco, sicuro e a costi accessibili. Meglio allora frequentare le sagre in programma in queste settimane in tutta Toscana dove è possibile fare buoni acquisti di alta qualità oppure rivolgersi alleimprese agricole e riscoprire il gusto di partecipare nei boschi alla raccolta delle castagne. Nonostante che la castanicoltura Toscana sia a maggioranza “part time”, la pochezza di produzione ha effetti sull’abbandono dei castagneti da parte dei castanicoltori, con conseguenze disastrose per il mantenimento del territorio, l’integrazione al reddito e alla continuità della sua presenza nei territori marginali e montani. Per queste motivazioni, ricorda Coldiretti, è necessario che le Istituzioni mettano in campo azioni determinanti per il rilancio del settore, tra cui sicuramente più controllisull’origine delle castagne messe in vendita per evitare che diventino tutte, incredibilmente, castagne italiane.
La Coldiretti Regionale riafferma quindi l’eccellente qualità e indica un aumento della produzione rispetto all’anno scorso di almeno il 50%, che ha portato la produzione a ritrovare i fasti di alcuni anni fa ai 16.000 ettari di castagneti regionali.
«Occhio però a cosa comprate », è il consiglio della Coldiretti che sarà bene seguire.
Dalla Lunigiana alla Garfagnana passando per l’Amiata e il Mugello, regno del grande marrone Igp, e Caprese Michelangelo, nell’aretino, a fare paura quest’anno più che il cinipide di cui gli agricoltori conoscono praticamente tutto, il nuovo nemico-spauracchio si chiama Gnomo Gnosis ed è un fungo che rende il frutto nero di muffa ed immangiabile. Gli “attacchi” sono per ora – rassicura Coldiretti - limitati e circoscritti. La ridotta produzione locale aveva provocato lo scorso anno una massiccia importazione di prodotti dall’estero in particolare da Spagna, Portogallo, Turchia, Slovenia e Romania.
L’aumento del prodotto, in tutta la Toscana, contribuirà ad rallentare le importazioni anche se Coldiretti invita i consumatori a prestare attenzione alla qualità e suggerisce di ricorrere a un più genuino fai da te casalingo per garantirsi un prodotto fresco, sicuro e a costi accessibili. Meglio allora frequentare le sagre in programma in queste settimane in tutta Toscana dove è possibile fare buoni acquisti di alta qualità oppure rivolgersi alleimprese agricole e riscoprire il gusto di partecipare nei boschi alla raccolta delle castagne. Nonostante che la castanicoltura Toscana sia a maggioranza “part time”, la pochezza di produzione ha effetti sull’abbandono dei castagneti da parte dei castanicoltori, con conseguenze disastrose per il mantenimento del territorio, l’integrazione al reddito e alla continuità della sua presenza nei territori marginali e montani. Per queste motivazioni, ricorda Coldiretti, è necessario che le Istituzioni mettano in campo azioni determinanti per il rilancio del settore, tra cui sicuramente più controllisull’origine delle castagne messe in vendita per evitare che diventino tutte, incredibilmente, castagne italiane.
La Coldiretti Regionale riafferma quindi l’eccellente qualità e indica un aumento della produzione rispetto all’anno scorso di almeno il 50%, che ha portato la produzione a ritrovare i fasti di alcuni anni fa ai 16.000 ettari di castagneti regionali.
«Occhio però a cosa comprate », è il consiglio della Coldiretti che sarà bene seguire.
4 mag 2016
Incontro su "Esposizione a pesticidi e rischi per la salute umana" Venerdì 13 Maggio 2016 presso l’Università della Tuscia.
Pesticidi e salute Patrizia Gentilini a Viterbo
Nel XVI secolo inizia la Storia travagliata
dell’ambiente dei Monti Cimini con l’abbassamento del livello naturale delle
acque del Lago di Vico per ricavare terreno coltivabile..
Fu un provvedimento positivo?
È lo stesso interrogativo che sorge oggi nel Fucino e
in tutte le aree artificialmente prosciugate dall’uomo.
In una mia visita a Celano, dopo Avezzano il centro
più importante del Fucino, domandai ad una anziana signora se si discutesse
nella loro comunità se il prosciugamento del loro lago fosse stato un fatto
positivo o no.
Lei mi rispose: “Sarebbe stato meglio lasciare il
lago ma con i prodotti agricoli della piana ci siamo salvati dalla fame”.
Diciamo che anche l’abbassamento del livello delle acque
del Lago di Vico può essere considerato positivamente nell’ottica di quei
tempi.
Come può essere positivamente visto oggi un
ripristino delle condizioni originarie e naturali o almeno la difesa dei
brandelli di natura sopravvissuti a mezzo secolo di devastazioni.
Perché l’opera di intervento dell’uomo sulla natura
prese le mosse da ragioni di sopravvivenza dell’uomo ma ora è l’uomo che mette
in pericolo la sopravvivenza della natura e quindi dell’uomo stesso.
L’umanità ha imboccato da tempo la strada di
distruzione della natura senza freni.
Non riesce più a darsi un attimo di respiro e a
ragionare sul destino di sé medesimo.
In questo quadro si colloca una vicenda drammatica
riguardante anche tutte le zone agricole e anche i Monti Cimini.
Intorno al 1970, quando ormai il problema della fame
era superato, l’ambientalismo fa capolino anche nella Tuscia con un timido
progetto di Parco Naturale dei Monti Cimini.
Esso muore sul nascere appunto perché si ritiene che la Valle del Lago di Vico sia
ancora necessaria per l’agricoltura.
Purtroppo l’assenza di una adeguata programmazione
fondiaria generale causa il conflitto tra due interessi entrambe giusti: il
reddito delle famiglie agricole che fanno agricoltura nella valle e l’interesse
della comunità a salvaguardare l’ambiente e quindi la vita.
Questo contrasto è vivo ancora oggi e si è esteso a
tutta l’area dei Monti Cimini e oltre.
Il fulcro di tutta la contraddizione, dello scontro
tra interessi dei produttori e della vita loro e di tutti, è oggi l’uso dei
pesticidi.
Esso si è acutizzato con l’attacco di insetti
fitofagi sia verso il nocciolo sia verso il castagno.
Attacco indotto dallo stesso uomo che quando lui
stesso altera l’equilibrio naturale non attende il decorso della natura che sa
da sola ricreare l’equilibrio disturbato ma si incammina in strane pratiche con
le quali distrugge l’agricoltura e i suoi redditi ma soprattutto insidia la sua
salute e provoca la morte a sé medesimo.
E alla collettività.
Tutti sano come sono ora le cose ma esiste una specie
di velata omertà per paura che la realtà, se affrontata apertamente, possa
rompere l’incantesimo di una agricoltura che una volta era sana, ricca e bella
e che invece oggi è dannosa, meno ricca e molto brutta.
Siamo al solito problema dei redditi familiari degli
agricoltori ma lo Stato non ha a cuore questo tema.
Nasce così il contrasto tra desiderio di verità ed
esigenze economiche che vorrebbero la velata omertà su un tema importante per
la salute delle nostre comunità, non solo di quelle dei Monti Cimini ma di
tutta la Tuscia
perché i pesticidi oggi sono quotidianamente utilizzati in tutta la nostra
agricoltura che è la prima della Regione Lazio.
La verità emerge drammatica quando con nettezza
Tommaso Gionfra, oncologo di Vignanello operante da una vita presso l’Istituto
Tumori “Regina Elena” di Roma, denuncia pubblicamente il fatto che esiste una
correlazione tra aumento di morti per tumore nella nostra zona e aumento della
utilizzazione di pesticidi.
Non solo morte ma malattie gravissime e malformazioni
molto gravi.
Il dibattito sul tema è vivo e da quando Tommaso
Gionfra ha posto la questione abbiamo pensato di definire ancor più
rigorosamente la questione con un incontro di studio, scientifico, di
riflessione oggettiva, con una delle massime studiose della tematica ovvero
Patrizia Gentilini, oncologa ed ematologa.
L’incontro non poteva svolgersi se non in ambito
universitario visto che l’Università degli Studi della Tuscia ha conquistato
una posizione di notevole prestigio per l’alta qualità dei suoi studi anche in
campo agricolo e ambientale.
L’incontro sarà pubblico e si terrà Venerdì 13 Maggio
2016 alle ore 16 presso l’Aula magna del Dipartimento di Scienze Ecologiche e
Biologiche.
Porteranno il loro saluto: il rettore Alessandro Ruggeri, il direttore
del Dipartimento di Scienze Ecologiche e
Biologiche Giuseppe Nascetti, Bengasi Battisti
Sindaco di Corchiano e Presidente della “Associazione Nazionale dei Comuni
Virtuosi” .
Il coordinatore del “Comitato Pesticidi Zero Monti Cimini”
Angelo Bini
Pubblico incontro di studio con Patrizia Gentilini Oncologa Ematologa
Componente del Comitato
Scientifico ISDE Italia la quale interverrà sul tema:
Esposizione a pesticidi e
rischi per la salute umana
E con Vincenzo
Ridolfi
Coltivatore di nocciole interverrà su un’esperienza reale:
Patto di Comunità per
una produzione agricola di qualità
che tutela salute e
ambiente
Porteranno il loro saluto:
Alessandro Ruggeri - Magnifico Rettore Università degli Studi della
Tuscia
Giuseppe Nascetti - Direttore del Dipartimento di Scienze Ecologiche e
Biologiche
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